Mamma mia sapete che stò già piangendo?
E' così bello condividere con degli sconosciuti perfettemente conoscenti, ciò che senti e sentirai nel profondo della'anima
e a proposito di
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"Nick ... do you believe in coincidences?"
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ne approfitto per aprirmi qua con voi, consapevole di non esser giudicato un po' pazzo
, raccontandovi l'aneddoto odierno, l'ultimo delle coincidenze e segnali che mi perquotono da ormai molti giorni
Nel mio, ieri sera in solitudine e nel silenzio mi son preparato lo zaino con calma, poi ho messo le cuffie
ascoltando un flauto peruano che dava suono al "padre nuestro tu che estàs" in The suond of Silence - pietra miliare dei miei viaggi in Perù
Questa mattina sento per telefono mia moglie, non so spiegarlo ma è una "fortuna" per lei , che sia in fiera nel suo tram tram (lo so pensa a me preoccupata, al mio viaggio, ma è presa dal suo lavoro ed è un bene ora) ed è un "occasione" per me.
Coi bimbi questa mattina tutto dolce , fino a quando mi è partito l'embolo
e ho fatto diventare il sedere rosso al più grande (la causa è stata un po' di sua cattiveria verso il più piccolo), tratteneva le lacrime..... Si sa il genitore deve fare anche questo ruolo ma mi son sentito una merdina (pensando anche a domani), gli ho parlato ..... ci siamo abbracciati ..... e sorrisi ... e siamo usciti sereni.
Sul lungo rettilineo verso il lavoro, vedevo da lontano le macchine e i camion che si spostavano sull'altra corsia (un incidente mi son detto): e invece quando sono arrivato era un negretto (era di spalle con una bici non ho capito se era caduto ma guardava per terra alla ricerca di non so che).
Non so perché ho fermato la macchina in mezzo alla strada ( sentivo addosso gli sguardi degli altri guidatori ) per chiedergli se aveva bisogno, non parlava italiano, ma aveva uno sguardo.......
gestiscolando l'ho fatto salire, gli ho caricato la bici (la voleva lasciare lì perché rotta) l'ho accompagnato al bennet li vicino
Ha detto queste semplici parole
No lavoro
io compro "acqua"
poi io casa li
Sono sceso, gli ho scaricato la bici , gli ho dato tutto ciò che avevo nel borsellino
I suoi occhi .....
Il suo sorriso .....
La sua tenerezza ....
Il suo niente .....
L'ho abbracciato, continuava a dirmi grazie grazie , sorridente
Sono andato di fretta , per la frenesia dell'ORARIO PER NON TIMBRARE IN RITARDO AL LAVORO
poi in macchina ho pensato (non lo avevo ancora fatto, avevo solo agito) ho pianto e ho detto "grazie a te"
Col senno di poi avrei voluto chiedergli da dove arrivava o portarlo nel bennet a fare una spesa decente, mantenere un contatto, ma sono ancora pieno di SMOG DELL'OBBLIGO DI TIMBRARE
Grazie Patrizia
"che il Signore oltre la voglia di esistere vi dia anche la voglia di camminare" - don Tonino Bello -
"Un solo raggio di sole è sufficiente per cancellare milioni di ombre" (S. Francesco d'Assisi)