Momentaneamente a casa, mi sembra strano come quando torni da un cammino.. un po' fatichi a ritrovare riferimenti di quella che viene chiamata la
vita normale.
Nei giorni scorsi altri accenni di biografie di perfetti sconosciuti ai quali davanti a quelle immagini, per un attimo, sembrano crollare le infrastrutture.
E così si aprono spiragli di anima.
...vorrei tanto, ma ..
sono anni che ci penso . .
l'ha fatto un mio amico e anch'io voglio andarci...
l'ho fatto quindici anni fa in camper e ancora mi ricordo le espressioni dei pellegrini sulla piazza, le voglio anch'io quelle espressioni..
mi laureo a novembre in ingegneria, e se partissi a dicembre? fa troppo freddo? ci sarà gente? ......
dovevo partire quattro anni fa, poi è arrivato lui.... (Matteo, quattro anni, si stringe alle gambe della mamma ..)
sono pilota aeronautico istruttore, ma il cammino che ho fatto l'anno scorso lo sogno anche in volo ...
ho paura, ho proprio paura da sola, ma sento che devo..... (e la voce trema)
Sabato poi una sorpresa. Riccardo e Catherine, pellegrini di lungo corso, passano all'abbazia mentre camminano sulla via Francigena verso sud.
Appartengono tra l'altro ad una associazione di pellegrini a Parigi, mi sono fatta dare i riferimenti perché haivistomai mi servano info... Una bella chiacchierata sui cammini con entrambi, Edo appone il nostro sello di ceralacca sulle loro credenziali e dopo un breve spuntino, ripartono.
Bon courage, pèlerins!
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