LuiginaM
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Ce l'abbiamo fatta! Io e mio marito abbiamo fatto i 500 km circa da Burgos a Santiago di Compostela, in 20 giorni.
Senza particolari problemi fisici, un po' stanchi, ovviamente, anche se meno del previsto, ma molto felici, per essere arrivati, ma soprattutto per il Cammino.
Non abbiamo avuto tendiniti, quasi nessuna vescica: una minuscola a mio marito a 2 giorni dalla fine, per avere allentato le nostre buone pratiche per presunzione di avercela fatta, io una per aver messo male un cerotto protettivo, ma in un punto che non dava fastidio, il penultimo giorno.
Non siamo persone superdotate, ne' particolarmente sportive (ci piace camminare e facciamo qualche escursione facile in montagna), e neanche giovani (52 anni io, 55 mio marito).
Non so se e' solo fortuna, ma non credo, anche se quella non guasta mai! Abbiamo visto molta gente affrontare il cammino con superficialita' o presunzione, ed e' diventato un calvario.
Quale sia la 'ricetta' precisa non saprei dire ma sicuramente alcuni accorgimenti possono essere utili. Li segnalo se puo' interessare, anche se ogni persona e' diversa.
Sicuramente e' utile un buon allenamento, con le scarpe (e calze) che userete e possibilmente con uno zaino del peso che pensate sara' il vostro zaino; anche in salita e discesa. Noi avevamo fatto diverse volte i 25 km, che era la distanza che ci prefiggevamo di compiere in media al giorno.
Non dovendo fare i Pirenei, non abbiamo usato scarponcini da trekking, ma scarpe leggere da trial running: la suola teneva molto bene, ma le scarpe erano leggere e traspiranti; avendo problemi di tallonite erano molto ammortizzate sul tallone; il giorno che abbiamo preso un acquazzone ovviamente avevamo i piedi a mollo, ma sono anche asciugate abbastanza rapidamente e non faceva molto freddo. Le scarpe devono essere ben collaudate, ho visto gente che ha comprato le scarpe 2 giorni prima di partire e dopo 2 giorni aveva i piedi pieni di vesciche!
Non forzare all'inizio: moltissime persone sono partite con 35-45 km i primi giorni e si sono subito rovinate.
Noi siamo partiti con l'idea di fare circa 25 km al giorno; le nostre tappe sono state tra i 18 e i 33 km al giorno, cercando di non farle troppo lunghe all'inizio, e alternando comunque tappe lunghe ad altre piu' tranquille. A meta' del percorso ci siamo resi conto che avremmo potuto fare almeno 30 km al giorno, ma non ci bastava per arrivare a Finisterra e avevamo gia' l'aereo prenotato, quindi era inutile correre e ce la siamo presa con calma, godendoci le giornate.
Tenere il proprio passo, meglio piu' lento all'inizio, e non cercare di fare la gara a chi arriva prima, tanto non e' questo lo spirito del cammino. I primi giorni facevamo poco piu' di 4 km all'ora, e molti ci superavano, alla fine facevamo 5 km all'ora e anche di piu' e superavamo molti.
Noi abbiamo usato i bastoncini da trekking, molto utili per scaricare il peso, sia in salita che in discesa, allungandoli e accorciandoli a seconda dei casi e usando molto le braccia; molti li usano ma sembra quasi solo per tenere un po' di piu' l'equilibrio, ma cosi' non servono a niente; li abbiamo usati anche in piano, per il ritmo e soprattutto per evitare che gonfiassero le mani.
Non avere uno zaino troppo pesante; essendo in 2 ho dato tutta la parte di medicine e igiene a mio marito, con la scusa che pesando di piu' puo' trasportare un peso maggiore! Siamo partiti con uno zaino da 7 kg io e 8 mio marito, piu' acqua ed eventuale cibo (comprate l'indispensabile, qualcosa da mangiare si trova quasi sempre per strada) e non ci ha dato problemi: c'erano persone partite con zaini di 12-14 kg che hanno dovuto mandare a casa una parte delle cose perche' pesava troppo; bisogna anche regolarlo bene in modo che pesi sul fondo schiena anziche' sulle spalle.
Fermarsi ogni 2-3 ore al massimo, togliere le scarpe e le calze per far respirare i piedi; se c'e' la possibilita' metteteli sotto l'acqua fresca: li sentirete rinascere. L'unica volta che e' venuta una piccola vescica e' quando alla fine abbiamo voluto fare 16 km senza fermarci: forse e' un caso o forse no!
Ci sono molte teorie diverse su cosa usare per evitare le vesciche, noi usavamo uno spray con ossido di zinco (che toglie eventuali infiammazioni della pelle) e silicato di magnesio, che teneva il piede sempre molto asciutto.
In genere noi partivamo presto per evitare il caldo e, negli ultimi giorni, essendo a meta' agosto, per trovare posto negli albergue ed evitare la massa di pseudo-pellegrini senza zaini e con albergue prenotati.
Al pomeriggio e' utile riposarsi e curare i piedi: massaggi ed eventuali; c'era gente che faceva stretching, altre yoga, pisolo, ecc. I primi giorni quando arrivavamo sembrava di avere dei palloni al posto dei piedi, ma l'acqua fresca, i massaggi e il riposo facevano il loro dovere e il mattino dopo ripartivamo senza problemi; i pochi giorni che non ci siamo riposati al pomeriggio, come a Ponferrada, ne abbiamo risentito il giorno dopo, che allora abbiamo dedicato al massimo riposo!
Con il passare dei giorni il fisico si abitua (se non ci si rompe) e recuperavamo piu' in fretta pur tenendo ritmi maggiori.
Insomma, con tutti questi accorgimenti, e forse un po' di fortuna, anche per il tempo che ci ha assistiti, e' stata una bellissima esperienza, che avendo piu' tempo rifarei sicuramente, questa volta da San Jean Pied de Port fino a Finisterra!
Sono state le vacanze piu' rilassanti che abbia mai fatto! Credo che sia stato anche importante lo spirito con cui abbiamo affrontato il cammino: vivere alla giornata, senza fretta, senza pensare a quanto restava da fare.
Ogni giorno partivamo con un programma di massima, che bisogna avere perche' a volte ci sono 17 km o anche piu' senza paese e posti per dormire, e questo bisogna saperlo, ma senza ansia da prestazione o da arrivo, gustandoci il paesaggio (a noi e' piaciuta molto la meseta, con il suo senso di infinito) e la compagnia delle persone che si incontrano per strada e negli albergue.
Senza particolari problemi fisici, un po' stanchi, ovviamente, anche se meno del previsto, ma molto felici, per essere arrivati, ma soprattutto per il Cammino.
Non abbiamo avuto tendiniti, quasi nessuna vescica: una minuscola a mio marito a 2 giorni dalla fine, per avere allentato le nostre buone pratiche per presunzione di avercela fatta, io una per aver messo male un cerotto protettivo, ma in un punto che non dava fastidio, il penultimo giorno.
Non siamo persone superdotate, ne' particolarmente sportive (ci piace camminare e facciamo qualche escursione facile in montagna), e neanche giovani (52 anni io, 55 mio marito).
Non so se e' solo fortuna, ma non credo, anche se quella non guasta mai! Abbiamo visto molta gente affrontare il cammino con superficialita' o presunzione, ed e' diventato un calvario.
Quale sia la 'ricetta' precisa non saprei dire ma sicuramente alcuni accorgimenti possono essere utili. Li segnalo se puo' interessare, anche se ogni persona e' diversa.
Sicuramente e' utile un buon allenamento, con le scarpe (e calze) che userete e possibilmente con uno zaino del peso che pensate sara' il vostro zaino; anche in salita e discesa. Noi avevamo fatto diverse volte i 25 km, che era la distanza che ci prefiggevamo di compiere in media al giorno.
Non dovendo fare i Pirenei, non abbiamo usato scarponcini da trekking, ma scarpe leggere da trial running: la suola teneva molto bene, ma le scarpe erano leggere e traspiranti; avendo problemi di tallonite erano molto ammortizzate sul tallone; il giorno che abbiamo preso un acquazzone ovviamente avevamo i piedi a mollo, ma sono anche asciugate abbastanza rapidamente e non faceva molto freddo. Le scarpe devono essere ben collaudate, ho visto gente che ha comprato le scarpe 2 giorni prima di partire e dopo 2 giorni aveva i piedi pieni di vesciche!
Non forzare all'inizio: moltissime persone sono partite con 35-45 km i primi giorni e si sono subito rovinate.
Noi siamo partiti con l'idea di fare circa 25 km al giorno; le nostre tappe sono state tra i 18 e i 33 km al giorno, cercando di non farle troppo lunghe all'inizio, e alternando comunque tappe lunghe ad altre piu' tranquille. A meta' del percorso ci siamo resi conto che avremmo potuto fare almeno 30 km al giorno, ma non ci bastava per arrivare a Finisterra e avevamo gia' l'aereo prenotato, quindi era inutile correre e ce la siamo presa con calma, godendoci le giornate.
Tenere il proprio passo, meglio piu' lento all'inizio, e non cercare di fare la gara a chi arriva prima, tanto non e' questo lo spirito del cammino. I primi giorni facevamo poco piu' di 4 km all'ora, e molti ci superavano, alla fine facevamo 5 km all'ora e anche di piu' e superavamo molti.
Noi abbiamo usato i bastoncini da trekking, molto utili per scaricare il peso, sia in salita che in discesa, allungandoli e accorciandoli a seconda dei casi e usando molto le braccia; molti li usano ma sembra quasi solo per tenere un po' di piu' l'equilibrio, ma cosi' non servono a niente; li abbiamo usati anche in piano, per il ritmo e soprattutto per evitare che gonfiassero le mani.
Non avere uno zaino troppo pesante; essendo in 2 ho dato tutta la parte di medicine e igiene a mio marito, con la scusa che pesando di piu' puo' trasportare un peso maggiore! Siamo partiti con uno zaino da 7 kg io e 8 mio marito, piu' acqua ed eventuale cibo (comprate l'indispensabile, qualcosa da mangiare si trova quasi sempre per strada) e non ci ha dato problemi: c'erano persone partite con zaini di 12-14 kg che hanno dovuto mandare a casa una parte delle cose perche' pesava troppo; bisogna anche regolarlo bene in modo che pesi sul fondo schiena anziche' sulle spalle.
Fermarsi ogni 2-3 ore al massimo, togliere le scarpe e le calze per far respirare i piedi; se c'e' la possibilita' metteteli sotto l'acqua fresca: li sentirete rinascere. L'unica volta che e' venuta una piccola vescica e' quando alla fine abbiamo voluto fare 16 km senza fermarci: forse e' un caso o forse no!
Ci sono molte teorie diverse su cosa usare per evitare le vesciche, noi usavamo uno spray con ossido di zinco (che toglie eventuali infiammazioni della pelle) e silicato di magnesio, che teneva il piede sempre molto asciutto.
In genere noi partivamo presto per evitare il caldo e, negli ultimi giorni, essendo a meta' agosto, per trovare posto negli albergue ed evitare la massa di pseudo-pellegrini senza zaini e con albergue prenotati.
Al pomeriggio e' utile riposarsi e curare i piedi: massaggi ed eventuali; c'era gente che faceva stretching, altre yoga, pisolo, ecc. I primi giorni quando arrivavamo sembrava di avere dei palloni al posto dei piedi, ma l'acqua fresca, i massaggi e il riposo facevano il loro dovere e il mattino dopo ripartivamo senza problemi; i pochi giorni che non ci siamo riposati al pomeriggio, come a Ponferrada, ne abbiamo risentito il giorno dopo, che allora abbiamo dedicato al massimo riposo!
Con il passare dei giorni il fisico si abitua (se non ci si rompe) e recuperavamo piu' in fretta pur tenendo ritmi maggiori.
Insomma, con tutti questi accorgimenti, e forse un po' di fortuna, anche per il tempo che ci ha assistiti, e' stata una bellissima esperienza, che avendo piu' tempo rifarei sicuramente, questa volta da San Jean Pied de Port fino a Finisterra!
Sono state le vacanze piu' rilassanti che abbia mai fatto! Credo che sia stato anche importante lo spirito con cui abbiamo affrontato il cammino: vivere alla giornata, senza fretta, senza pensare a quanto restava da fare.
Ogni giorno partivamo con un programma di massima, che bisogna avere perche' a volte ci sono 17 km o anche piu' senza paese e posti per dormire, e questo bisogna saperlo, ma senza ansia da prestazione o da arrivo, gustandoci il paesaggio (a noi e' piaciuta molto la meseta, con il suo senso di infinito) e la compagnia delle persone che si incontrano per strada e negli albergue.