Amici, quest'anno volevo augurarvi Buona Pasqua in un modo diverso... lo faccio copiandovi una pagina scritta da Tonino Bello, straordinaria figura di Vescovo di frontiera, sempre dalla parte degli ultimi, a costo di andare talvolta controcorrente... Questa pagina credo che rappresenti uno dei più bei messaggi di speranza e di vita che siano mai stati scritti... Perchè il buio rimane sulla terra solo per tre ore...
"Nel duomo vecchio di Molfetta c'è un grande crocifisso di terracotta.
L'ha donato qualche anno fa uno scultore del luogo. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l'ha addossato alla parete della sacrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta "collocazione provvisoria".
La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell'opera, mi e' parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di li, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria.
Penso che non ci sia formula migliore, per definire la croce.
La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine.abbi fiducia tu che bevi al calice amaro dell'abbandono.non ti disperare madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. asciugati le lacrime fratello che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. non angosciarti tu che per un tracollo improvviso vedi i tuoi beni pignorati, i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto ad ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti amico sfortunato che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.
Coraggio, la tua croce, anche se durasse tutta la vita, e' sempre "collocazione provvisoria" Il calvario, dove essa è piantata non e' zona residenziale.
e il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come un suolo edificabile.
Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce.
C’è una frase immensa ,che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo: "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra".
forse è la frase più sacra di tutta la bibbia. Per me è una delle più luminose.
Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili il tempo in cui e' concesso al buio di infierire sulla terra.da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti i rantoli della terra.
Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell'uomo.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora e' consentita la salita al Golgota.
Al di fuori di quell'orario c'e' divieto assoluto di parcheggio.dopo tre ore ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. c'e' anche per te una deposizione dalla croce. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un grembo dolcissimo di donna che ti avvolge di tenerezza. Tra quelle braccia materne si svelerà finalmente, tutto il mistero di un dolore che ora ti sembra assurdo. Coraggio. mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga".
Mons. Tonino Bello
"Nel duomo vecchio di Molfetta c'è un grande crocifisso di terracotta.
L'ha donato qualche anno fa uno scultore del luogo. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l'ha addossato alla parete della sacrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta "collocazione provvisoria".
La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell'opera, mi e' parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di li, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria.
Penso che non ci sia formula migliore, per definire la croce.
La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.
Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine.abbi fiducia tu che bevi al calice amaro dell'abbandono.non ti disperare madre dolcissima che hai partorito un figlio focomelico. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. asciugati le lacrime fratello che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. non angosciarti tu che per un tracollo improvviso vedi i tuoi beni pignorati, i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno, che non sei creduto dalla gente e che, invece del pane, sei costretto ad ingoiare bocconi di amarezza. Non avvilirti amico sfortunato che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.
Coraggio, la tua croce, anche se durasse tutta la vita, e' sempre "collocazione provvisoria" Il calvario, dove essa è piantata non e' zona residenziale.
e il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come un suolo edificabile.
Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce.
C’è una frase immensa ,che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo: "Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra".
forse è la frase più sacra di tutta la bibbia. Per me è una delle più luminose.
Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili il tempo in cui e' concesso al buio di infierire sulla terra.da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane.
Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti i rantoli della terra.
Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell'uomo.
Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora e' consentita la salita al Golgota.
Al di fuori di quell'orario c'e' divieto assoluto di parcheggio.dopo tre ore ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. c'e' anche per te una deposizione dalla croce. Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un grembo dolcissimo di donna che ti avvolge di tenerezza. Tra quelle braccia materne si svelerà finalmente, tutto il mistero di un dolore che ora ti sembra assurdo. Coraggio. mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga".
Mons. Tonino Bello