Quest'anno quando sono arrivato a Santiago sono andato subito in piazza Obradoiro. Ho vissuto l'arrivo di molti pellegrini. Le facce, i sorrisi, le frasi, i pianti, gli sguardi, gli abbracci, le foto, le grida, il silenzio, pellegrini in piedi, pellegrini seduti per terra, pellegrini in bici, vedere qualcuno in lontananza e chiamarlo e poi correre per abbracciarsi, chiedere a qualcuno se può fare una foto, pellegrini sdraiati che guardano la cattedrale, occhi in estasi, occhi che sembrano assenti ma non sono assenti stanno rivivendo tutto il loro cammino, pellegrini che stanno arrivando nei quali si vede la gioia, pellegrini che se ne vanno, frasi tipo: Non pensavo di farcela! Che bello! Dov'è la porta santa! Dove si va a fare la Compostela! Dov'è la mattonella, la piastrella con la concha dove si mettono i piedi e poi si guarda la statua di Santiago? La prossima volta farò un altro cammino! Stasera ci vediamo qui e ascolteremo la Tuna! La che? La Tuna! Cos'è la Tuna? Ma perché quei pellegrini sono nel garage del Parador? Andiamo alla messa del pellegrino, forse ci sarà anche il botafumeiro!, pellegrini che telefonano a casa e dicono: Sono a Santiago! e per l'emozione non sanno dire altro, le ampollas, pellegrini arrivati il giorno prima e ritornano in piazza con le borse piene di souvenir, pellegrini con lo zaino commossi e tristi perché stanno andando all'aeroporto o in stazione per tornare a casa e sostano un attimo in piazza e poi se ne vanno ma lo sguardo non è più triste ma pieno di speranza perché nel loro cuore sanno che prima o poi ritorneranno, turisti che osservano e sono contenti nel vedere i pellegrini che stanno esprimendo le loro emozioni e nello stesso tempo si caricano (i turisti) di energia e di amore. Questo è quello che si vede, ma se si potesse leggere i pensieri delle persone presenti in piazza Obradoiro! Pensieri tipo: Che paura avevo prima di partire! Quante volte ho pensato di non partire! Quante volte ho pensato di ritirarmi dal cammino! Che nervoso quando mi perdevo! Tutte le volte che mi sono perso ho vissuto belle storie! Mi viene in mente di quella volta che...! Per fortuna che c'era quel pellegrino o quella persona perché altrimenti non so come andava a finire! Tutte le volte che mi trovavo in difficoltà arrivava sempre qualcuno ad aiutarmi e molte volte quel pellegrino non l'ho più rivisto! Fare lo zaino che fatica! E adesso tornerò a casa al lavoro e come farò? Vabeh passerà un anno ma poi le ferie ME LE DOVRA' DARE e allora ritornerò sul cammino! Ma quanti sono i cammini?
Durante i miei primi cammini si poteva entrare in cattedrale attraverso il Portico della Gloria, si poteva entrare con lo zaino e posare i polpastrelli delle dita sulla colonna dove si trovavano 5 fossette che si erano formate nel corso dei secoli. Tutti i pellegrini (milioni di pellegrini) hanno messo la mano su quella colonna!
Emozioni forti!
Nella guida di Alfonso Curatolo e di Miriam Giovanzana ho trovato questa frase (l'ho letta e riletta centinaia di volte prima di fare il mio primo cammino e ogni volta che la leggevo la trovavo sempre più bella) (sicuramente l'avrete letta anche voi ma la scrivo perché per me è molto significativa):
Il cammino è compiuto, l'impresa è riuscita, la paura di non farcela si è sciolta; ora è tempo di gioia, c'è posto solo per la felicità, la commozione e il ringraziamento.
Durante i miei primi cammini si poteva entrare in cattedrale attraverso il Portico della Gloria, si poteva entrare con lo zaino e posare i polpastrelli delle dita sulla colonna dove si trovavano 5 fossette che si erano formate nel corso dei secoli. Tutti i pellegrini (milioni di pellegrini) hanno messo la mano su quella colonna!
Emozioni forti!
Nella guida di Alfonso Curatolo e di Miriam Giovanzana ho trovato questa frase (l'ho letta e riletta centinaia di volte prima di fare il mio primo cammino e ogni volta che la leggevo la trovavo sempre più bella) (sicuramente l'avrete letta anche voi ma la scrivo perché per me è molto significativa):
Il cammino è compiuto, l'impresa è riuscita, la paura di non farcela si è sciolta; ora è tempo di gioia, c'è posto solo per la felicità, la commozione e il ringraziamento.
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