Edo
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Con Gianluca (ex pb) avevamo messo sull'altro forum un post sulle vesciche, lo riporto qui tra le domande frequenti.
Cura : AGO FILO E BETADINE
Lasciate i compeed a casa ... piuttosto prima di partire fate dei pediluvi con acqua e sale per rinforzare un pò la pelle.
LE VESCICHE :
La cura delle vesciche ( o “ampollas” ) è senza dubbio uno delle pratiche più dibattute fra i pellegrini e in particolare su questo forum. Ognuno ha il suo metodo e le sue convinzioni ed è anche giusto sia cosi e che si fidi delle proprie capacità.
Per chi invece non ha esperienza e magari parte per la prima volta per il Cammino, intendiamo dare indicazioni su come curarsi le vesciche con ago, filo e Betadine™; secondo la nostra esperienza e le nostre conoscenze, il metodo più efficace è indolore per guarire.
Cos’è :
Innanzi tutto occorre capire cos'è veramente una vescica:
si tratta di una reazione di autodifesa dell'organismo, in particolare della pelle; in seguito alla sollecitazione dell'attrito (con una calza troppo ruvida, con una cucitura della scarpa) si ha un eccessivo sfregamento della pelle. Il corpo risponde producendo liquido nella zona soggetta alla frizione, cercando di creare un cuscinetto morbido (la borsa piena d'acqua) per diminuire lo sfregamento. Sfortunatamente il liquido crea una notevole pressione sulla pelle (sotto e intorno) e ciò è l'origine del dolore.
Spesso la vescica invece che di solo liquido è riempita anche di sangue; ciò avviene quando lo sfregamento coinvolge non solo lo strato molto superficiale della pelle, ma anche i piccoli capillari appena al di sotto.
COME EVITARLA
La cosa più importante e forse scontata (ma invece ti accorgi che per molte persone non è così) è la scelta delle scarpe e delle calze ( vedere sezione apposita). Può essere una scelta anche onerosa, ma sapere che sono il proprio mezzo di trasporto per un mese abbondante merita uno sforzo economico. Cercate di prenderle precise né lunghe né corte, adatte al proprio piede anche come pianta;è importante che il piede all’interno sia fermo, non strinto ma fermo quando lavora. Se il piede si muove si infiamma e li dove sfrega si forma la vescica. Non ci devono essere cuciture in rilievo all’interno della scarpa altrimenti dopo poco diventa una tortura.
Cosa fondamentale è mantenere morbida ed elastica la pelle del piede idratandola correttamente. Un buon metodo è l’uso del vix vaporub alla partenza: lascia traspirare il piede e lo lubrifica senza ungerlo.
Tagliarsi le unghie il più raso possibile, soprattutto quelle degli alluci, perché rischiano di diventar livide appoggiando contro la punta della calzatura. Durante le tappe quando si sente il piede che si riscalda troppo è salutare fermarsi 10 min. togliersi le scarpe e far asciugare piedi e calzini all’aria (se c’è metteteli in acqua fredda e bagnatevi anche i ginocchi)così si evita di "lessare" la pelle del piede terreno fertile per la vescica.
COME CURARLA
Nonostante tutti gli accorgimenti e l’attenzione, mettete pure in preventivo un paio di vesciche durante il Cammino.
Sappiate che bucare con ago e filo la vescica è una pratica indolore poiché si agisce sullo spazio fra la pelle viva e la pelle morta, ove staziona il liquido.
L'infezione della vescica è una conseguenza possibile da non sottovalutare, come tutte le infezioni, perché da problema locale può evolvere in una seria complicazione.
Quindi seguire scrupolosamente le indicazioni sotto riportate:
Prendere l’ago da cucito e infilarlo ( nel senso di infilare il filo); Disinfettare con una buona dose di Betadine™ sia l’ago e il filo che la vescica. Penetrare la vescica dal lato più corto ( foto 1) e fare uscire l’ago dalla parte opposta facendo bene attenzione a non pungere la pelle viva.
Vedrete che il liquido all’interno inizierà ad uscire fuori. Aiutatelo con un pochino di cotone imbevuto di disinfettante. Se la ferita brucia è buon segno: significa che il disinfettante è penetrato all’interno e sta facendo il suo effetto.
Lasciare il filo all’interno della vescica: servirà per drenare la stessa e per evitare che la ferita si richiuda. Ripetere l’operazione nel caso il liquido non fuoriesca tutto o se, al contatto, la vescica provoca ancora dolore.
Disinfettare nuovamente e lasciare la ferita libera da cerotti o fasciature; ha bisogno di essiccare e non c’è nulla di meglio dell’aria per far sì che ciò avvenga.
Nella foto 2 una vescica perfettamente curata.
Nelle ore successive l’operazione abbiate cura di disinfettare sempre la vescica e di tenere sempre le calze pulite durante il Cammino.
Non si esclude un bel pediluvio di acqua e sale alla sera dopo la doccia.
E adesso arriviamo a parlare del famoso cerotto salva vesciche (Compeed™) che ancora non si sa se è un bene o un male applicarli. Secondo noi è molto importante capire quando è il momento di usarlo altrimenti può diventare un problema invece di una soluzione. Io consiglio di non mettere il Compeed™ se c’è già la vescica anche se piccola ma di curarla subito con ago, filo. Invece diventa un toccasana il Compeed™ se si usa per prevenire, e allora appena si ha il sospetto di una vescica, o si sente un fastidio applicare immediatamente il cerotto pregando tutti i Santi in Paradiso che non si formi lo stesso. In quel caso allora sono dolori perché staccare il cerotto con sotto la vescica è un qualcosa che non auguro a nessuno.
Una cosa da non fare nella maniera più assoluta e che può creare seri problemi, non solo immediati ma persino a livello di deambulazione è tagliare la pelle della vescica.
Vi metto anche un paio di foto "dell'operazione" che ripeto è assolutamente indolore.
Cura : AGO FILO E BETADINE
Lasciate i compeed a casa ... piuttosto prima di partire fate dei pediluvi con acqua e sale per rinforzare un pò la pelle.
LE VESCICHE :
La cura delle vesciche ( o “ampollas” ) è senza dubbio uno delle pratiche più dibattute fra i pellegrini e in particolare su questo forum. Ognuno ha il suo metodo e le sue convinzioni ed è anche giusto sia cosi e che si fidi delle proprie capacità.
Per chi invece non ha esperienza e magari parte per la prima volta per il Cammino, intendiamo dare indicazioni su come curarsi le vesciche con ago, filo e Betadine™; secondo la nostra esperienza e le nostre conoscenze, il metodo più efficace è indolore per guarire.
Cos’è :
Innanzi tutto occorre capire cos'è veramente una vescica:
si tratta di una reazione di autodifesa dell'organismo, in particolare della pelle; in seguito alla sollecitazione dell'attrito (con una calza troppo ruvida, con una cucitura della scarpa) si ha un eccessivo sfregamento della pelle. Il corpo risponde producendo liquido nella zona soggetta alla frizione, cercando di creare un cuscinetto morbido (la borsa piena d'acqua) per diminuire lo sfregamento. Sfortunatamente il liquido crea una notevole pressione sulla pelle (sotto e intorno) e ciò è l'origine del dolore.
Spesso la vescica invece che di solo liquido è riempita anche di sangue; ciò avviene quando lo sfregamento coinvolge non solo lo strato molto superficiale della pelle, ma anche i piccoli capillari appena al di sotto.
COME EVITARLA
La cosa più importante e forse scontata (ma invece ti accorgi che per molte persone non è così) è la scelta delle scarpe e delle calze ( vedere sezione apposita). Può essere una scelta anche onerosa, ma sapere che sono il proprio mezzo di trasporto per un mese abbondante merita uno sforzo economico. Cercate di prenderle precise né lunghe né corte, adatte al proprio piede anche come pianta;è importante che il piede all’interno sia fermo, non strinto ma fermo quando lavora. Se il piede si muove si infiamma e li dove sfrega si forma la vescica. Non ci devono essere cuciture in rilievo all’interno della scarpa altrimenti dopo poco diventa una tortura.
Cosa fondamentale è mantenere morbida ed elastica la pelle del piede idratandola correttamente. Un buon metodo è l’uso del vix vaporub alla partenza: lascia traspirare il piede e lo lubrifica senza ungerlo.
Tagliarsi le unghie il più raso possibile, soprattutto quelle degli alluci, perché rischiano di diventar livide appoggiando contro la punta della calzatura. Durante le tappe quando si sente il piede che si riscalda troppo è salutare fermarsi 10 min. togliersi le scarpe e far asciugare piedi e calzini all’aria (se c’è metteteli in acqua fredda e bagnatevi anche i ginocchi)così si evita di "lessare" la pelle del piede terreno fertile per la vescica.
COME CURARLA
Nonostante tutti gli accorgimenti e l’attenzione, mettete pure in preventivo un paio di vesciche durante il Cammino.
Sappiate che bucare con ago e filo la vescica è una pratica indolore poiché si agisce sullo spazio fra la pelle viva e la pelle morta, ove staziona il liquido.
L'infezione della vescica è una conseguenza possibile da non sottovalutare, come tutte le infezioni, perché da problema locale può evolvere in una seria complicazione.
Quindi seguire scrupolosamente le indicazioni sotto riportate:
Prendere l’ago da cucito e infilarlo ( nel senso di infilare il filo); Disinfettare con una buona dose di Betadine™ sia l’ago e il filo che la vescica. Penetrare la vescica dal lato più corto ( foto 1) e fare uscire l’ago dalla parte opposta facendo bene attenzione a non pungere la pelle viva.
Vedrete che il liquido all’interno inizierà ad uscire fuori. Aiutatelo con un pochino di cotone imbevuto di disinfettante. Se la ferita brucia è buon segno: significa che il disinfettante è penetrato all’interno e sta facendo il suo effetto.
Lasciare il filo all’interno della vescica: servirà per drenare la stessa e per evitare che la ferita si richiuda. Ripetere l’operazione nel caso il liquido non fuoriesca tutto o se, al contatto, la vescica provoca ancora dolore.
Disinfettare nuovamente e lasciare la ferita libera da cerotti o fasciature; ha bisogno di essiccare e non c’è nulla di meglio dell’aria per far sì che ciò avvenga.
Nella foto 2 una vescica perfettamente curata.
Nelle ore successive l’operazione abbiate cura di disinfettare sempre la vescica e di tenere sempre le calze pulite durante il Cammino.
Non si esclude un bel pediluvio di acqua e sale alla sera dopo la doccia.
E adesso arriviamo a parlare del famoso cerotto salva vesciche (Compeed™) che ancora non si sa se è un bene o un male applicarli. Secondo noi è molto importante capire quando è il momento di usarlo altrimenti può diventare un problema invece di una soluzione. Io consiglio di non mettere il Compeed™ se c’è già la vescica anche se piccola ma di curarla subito con ago, filo. Invece diventa un toccasana il Compeed™ se si usa per prevenire, e allora appena si ha il sospetto di una vescica, o si sente un fastidio applicare immediatamente il cerotto pregando tutti i Santi in Paradiso che non si formi lo stesso. In quel caso allora sono dolori perché staccare il cerotto con sotto la vescica è un qualcosa che non auguro a nessuno.
Una cosa da non fare nella maniera più assoluta e che può creare seri problemi, non solo immediati ma persino a livello di deambulazione è tagliare la pelle della vescica.
Vi metto anche un paio di foto "dell'operazione" che ripeto è assolutamente indolore.