pellegrinoannomille
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ciao a tutti mi presento:
sono Luciano e sono di Orvieto (anche se vivo e lavoro a Roma)
vi seguo da tanto tempo e devo dire che mi siete simpaticissimi così mi sono deciso ad iscrivermi così possiamo condividere le nostre esperienze di vita e di cammino.
io ho fatto il cammino nel 2006 ero a pezzi sia fisicamente che mentalmente e alla fine ho detto basta allo stress e al logorio della vita moderna e sono partito :idea:
mal me ne incolse, uno di Voi, che ben conosco, mi disse, se arrivi fino in fondo è la fine dopo non ne potrai più fare a meno, qualunque sia la motivazione che ti ha spinto a partire vedrai che sarà come una droga e anzi più lo fai e peggio sarà, come avevi ragione! ti ricordi a sjpdp? ero talmente bagnato e furioso che te volevo pure menà
invece dopo mezz'ora di chiacchiera già si disquisiva di percorsi, cartine, passaggi e quant'altro come se fossimo sul camino da secoli e per un piatto di pasta c'era qualcun'altro che voleva menà a noi :lol: per questo e tutto il resto, Grazie!!
Che dire, il camino mi ha trasformato, anche se non so di preciso in cosa, ma sicuramente in meglio rispetto a prima e ciò mi basta (per adesso), un mio amico prete ci mette di mezzo la fede e io non lo contesto perché in fondo sono credente ma per me il camino credo che sia una cosa che vada oltre. Ho camminato da solo per molto tempo e sono stato bene, poi ho camminato in compagnia e mi sono trovato bene in ugual misura, ho conosciuto delle persone che mi hanno donato moltissimo e non posso fare altro che ringraziarle e ringraziare la provvidenza che ci a messo il suo zampino, come fa sempre anche con i più dubbiosi. Sul camino un'altra di voi mi ha nominato un pellegrino dell'anno mille, ecco penso che abbia letto bene nel mio cuore perché in effetti in questi due anni ho riflettuto su questa cosa e credo che (scusami Flavio se ti rubo un tuo pensiero, ma sintetizza perfettamente quello che penso, e tu sai che io con le parole scritte ho delle notevoli difficolta
)
Noi andiamo a Compostella, all’Oceano della « Fine della terra ». E malgrado il fatto che ci restano da percorrere molti km, il cammino rimane nello stesso tempo mezzo e fine. In realtà non ti porta da nessuna parte... forse, può darsi, a te stesso. Questo é il paradosso. Compostella e Finisterre erano già in noi prima, durante ed alla fine della marcia. Il cammino ti avvicina un poco più a te stesso, ma ti ricorda anche chi tu sei già, qui, ora, in questo momento preciso. Ad ogni passo tu arrivi ad «essere», essendolo, te stesso. Ma per questo é necessario che il nostro IO mantenga la direzione scelta marciando verso lo scopo, che sia la tomba, la chiesa, l’oceano, la montagna sacra, quel luogo dove l’odio scomparirà per fare posto all’amicizia ed alla fratellanza.
concludo augurando a tutti Buen Camino sia a chi partirà sia a chi è in viaggio e indistintamente a tutti perchè secondo me dal giorno che si comincia non si esce più da Camino. A tal proposito io riparto il 21 giugno per Lourdes per intraprendere il nuovo camino
ciao
Luciano
sono Luciano e sono di Orvieto (anche se vivo e lavoro a Roma)
vi seguo da tanto tempo e devo dire che mi siete simpaticissimi così mi sono deciso ad iscrivermi così possiamo condividere le nostre esperienze di vita e di cammino.
io ho fatto il cammino nel 2006 ero a pezzi sia fisicamente che mentalmente e alla fine ho detto basta allo stress e al logorio della vita moderna e sono partito :idea:
mal me ne incolse, uno di Voi, che ben conosco, mi disse, se arrivi fino in fondo è la fine dopo non ne potrai più fare a meno, qualunque sia la motivazione che ti ha spinto a partire vedrai che sarà come una droga e anzi più lo fai e peggio sarà, come avevi ragione! ti ricordi a sjpdp? ero talmente bagnato e furioso che te volevo pure menà

Che dire, il camino mi ha trasformato, anche se non so di preciso in cosa, ma sicuramente in meglio rispetto a prima e ciò mi basta (per adesso), un mio amico prete ci mette di mezzo la fede e io non lo contesto perché in fondo sono credente ma per me il camino credo che sia una cosa che vada oltre. Ho camminato da solo per molto tempo e sono stato bene, poi ho camminato in compagnia e mi sono trovato bene in ugual misura, ho conosciuto delle persone che mi hanno donato moltissimo e non posso fare altro che ringraziarle e ringraziare la provvidenza che ci a messo il suo zampino, come fa sempre anche con i più dubbiosi. Sul camino un'altra di voi mi ha nominato un pellegrino dell'anno mille, ecco penso che abbia letto bene nel mio cuore perché in effetti in questi due anni ho riflettuto su questa cosa e credo che (scusami Flavio se ti rubo un tuo pensiero, ma sintetizza perfettamente quello che penso, e tu sai che io con le parole scritte ho delle notevoli difficolta

Noi andiamo a Compostella, all’Oceano della « Fine della terra ». E malgrado il fatto che ci restano da percorrere molti km, il cammino rimane nello stesso tempo mezzo e fine. In realtà non ti porta da nessuna parte... forse, può darsi, a te stesso. Questo é il paradosso. Compostella e Finisterre erano già in noi prima, durante ed alla fine della marcia. Il cammino ti avvicina un poco più a te stesso, ma ti ricorda anche chi tu sei già, qui, ora, in questo momento preciso. Ad ogni passo tu arrivi ad «essere», essendolo, te stesso. Ma per questo é necessario che il nostro IO mantenga la direzione scelta marciando verso lo scopo, che sia la tomba, la chiesa, l’oceano, la montagna sacra, quel luogo dove l’odio scomparirà per fare posto all’amicizia ed alla fratellanza.
concludo augurando a tutti Buen Camino sia a chi partirà sia a chi è in viaggio e indistintamente a tutti perchè secondo me dal giorno che si comincia non si esce più da Camino. A tal proposito io riparto il 21 giugno per Lourdes per intraprendere il nuovo camino

ciao
Luciano