Buongiorno a voi tutti.
Mi chiamo Mauro, ho quasi 59 anni e scrivo dalla provincia di Udine.
Ringrazio innanzitutto l’amministratore per avermi accolto nel forum.
Mi iscrivo in questo periodo per me molto importante perché ora sono “padrone del mio tempo” ed ho inteso far coincidere questo particolare momento con il mio ingresso nel forum e quindi presentarmi a quelle persone che lo frequentano, lo sostengono e che non ti conoscono. Spero di non essere prolisso ma ritengo giusto raccontare un po’ di se quando si entra a casa di altri.
Circa una decina di anni fa mia moglie rientrò a casa con un libro, anzi un diario, prestato da mio nipote, redatto e poi pubblicato da una sua insegnante che aveva percorso il Cammino di Santiago. Sinceramente all’epoca di quel “tragitto” non conoscevo praticamente nulla; lo equiparavo ad una lunga camminata che aveva inizio non so dove e termine a Santiago di Compostela, località per me non ben localizzabile geograficamente nel territorio spagnolo. Abituato, quale escursionista, a documentarmi preventivamente, per poi salire alla mattina e scendere al pomeriggio per nostre Alpi Carniche e Giulie, non prestai molta attenzione a quel testo sino a quando una sera mia moglie iniziò a leggerlo in silenzio. Trascorsa, presumo, una mezz’ora, osservandola immersa nella lettura, le chiesi incuriosito se riteneva interessante il contenuto. Dopo aver appreso la sua impressione particolarmente positiva, le chiesi di poter ricominciare d’accapo, rileggendolo ad alta voce, conoscendone la sua propensione. Iniziò così, pagina dopo pagina, un passo alla volta, l’avvicinamento alla meta. Ascoltando le sue parole, sommessamente prendeva vitalità in me quella “illuminazione” che poi avvertii - nel tempo - nelle persone che avevano pianificato il Cammino nonché, in particolare, in coloro che già lo avevano percorso, desiderosi magari di ripartire nuovamente.
Incominciai così ad informarmi sul perché del Cammino di Santiago e mi apparve un mondo totalmente sconosciuto. Incappai poi casualmente in questo forum ben articolato dove, a poco a poco, iniziai a leggerne i contenuti, le esperienze, i suggerimenti delle persone che erano già rientrate nonché le incertezze e, talvolta, i timori di coloro che erano in procinto di partire. Tutto ciò mi consentì di poter sempre più affinare un desiderio che si stava a poco a poco diffondendo.
Figuriamoci, io che ero e sono tuttora refrattario ai vari social media, ne leggevo almeno 3 / 4 volte alla settimana il suo contenuto. Iniziai a stimare, in particolare, il costante impegno profuso dall’amministratore nonché dai membri dello staff, dai collaboratori, dagli utenti storici e quelli occasionali, che a vario titolo ne consentono la diuturna funzionalità, dedicando parte del proprio tempo, oggi un bene sempre più prezioso, a sostegno del prossimo. Qui ho ben recepito il significato del termine “condivisione” e qui ho appreso la maggior parte delle mie conoscenze sul Cammino; ciò lo devo a voi e di questo ve ne sarò sempre grato.
Sono rimasto sempre e solo un lettore, ho preferito osservare ed ascoltare e non ho mai inteso accedere neppure come ospite poiché la mia esperienza al riguardo era ed è nulla. Avrei potuto al limite fornire alcuni consigli su alcune tipologie di indumenti / equipaggiamento da utilizzare lungo il percorso, visto che sono spesso assimilabili a quelli di media montagna, ma il mio parere avrebbe coinciso con quello fornito da alcuni utenti intervenuti da li a poco, se non già espressi in precedenza.
Un modo comunque per sostenere, se non il forum, almeno l’Associazione c’era, ossia iscriversi! Tale decisione venne assunta improvvisamente ma purtroppo solo l’anno scorso; scioccamente, chissà perché non l’ho fatto prima. Richiesi contestualmente 2 scudetti che prontamente cucii su altrettanti zaini che utilizzerò nei futuri cammini. E talvolta magari anche in montagna.
Verso la metà del prossimo settembre auspico di poter finalmente realizzare il mio sogno che ho accarezzato da anni ma che non ho mai potuto concretizzare a causa dell’indisponibilità di un arco temporale libero da impegni così esteso, prediligendo pertanto il momento del pensionamento. Onestamente non me la sono sentita di frazionare il cammino in più parti; partire sapendo già a priori che avrei dovuto interrompere quella narrata magia, per poi catapultarmi, dopo magari un breve periodo, nella quotidianità ed attendere chissà quando una nuova partenza. Durante l’attesa, ogni giorno mi ha comunque confortato, per anni, la visione in ufficio, sulla parere di fronte, della mappa dei vari cammini ed a fianco la conchiglia.
Ormai ci siano quasi; se le problematiche conseguenti al Covid, contratto oltre 2 anni fa, si attenueranno, il mio orientamento è “acclimatarsi” alla partenza del Cammino; lasciare verso la metà del prossimo mese di settembre il mio piccolo comune friulano con il solo biglietto di andata del treno; raggiungere inizialmente Torino, la città mi ha dato i natali, fermarmi li una sera, proseguire poi per Parigi la mattina seguente, altra sosta serale ed giorno successivo raggiungere Lourdes, soffermandomi sino alla mattina dopo. Una sosta di una mezza giornata per me sarà doverosa volendo ringraziare la Virgo Fidelis per essermi stata accanto durante il Covid. Al mattino calzare le scarpe e via lungo il GR78, Cammino del Piemonte Pirenaico, sino a Saint Jean Pied de Port; proseguire poi lungo la via Francese, raggiungere Santiago, poi proseguire per Muxia e Finisterre. Naturalmente salute e impegni familiari permettendo. Partirò a piedi e da solo, ma sono certo fin da ora che solo non lo sarò mai. Come scrisse una volta il “boss” sul forum, inizierò quindi frequentando le scuole elementari.
Una forte emozione l’ho vissuta alcuni giorni orsono quando i colleghi, durante il commiato, mi hanno donato la Credenziale della Confraternita di San Giacomo di Perugia. Com’è a volte il caso, l’avrei richiesta la settimana seguente. Per me è stata una grande commozione poterla avere per la prima volta tra le mani, estenderla e poi leggere il mio nome nella parte anteriore e il contenuto in quella posteriore.
Ho atteso da tempo il traguardo della pensione e ora sono nuovamente in attesa di un’altra meta speciale, in merito alla quale ritengo di essere ormai pronto alla partenza.
Chiedo scusa ai fruitori del forum di essermi dilungato ma ho reputato opportuno raccontare il motivo per cui sono qui, perché accedo in questa casa, nella quale sino a poco fa mi consideravo un ospite anzi un visitatore, ma da ora, a dire il vero, la sento in fondo un po’ anche mia.
Grazie ancora per avermi accolto e un abbraccio a tutti voi, alcuni dei quali, leggendovi da anni e come se un po’ vi conoscessi.
Mandi mandi.
P.P.S. Mauro.
Mi chiamo Mauro, ho quasi 59 anni e scrivo dalla provincia di Udine.
Ringrazio innanzitutto l’amministratore per avermi accolto nel forum.
Mi iscrivo in questo periodo per me molto importante perché ora sono “padrone del mio tempo” ed ho inteso far coincidere questo particolare momento con il mio ingresso nel forum e quindi presentarmi a quelle persone che lo frequentano, lo sostengono e che non ti conoscono. Spero di non essere prolisso ma ritengo giusto raccontare un po’ di se quando si entra a casa di altri.
Circa una decina di anni fa mia moglie rientrò a casa con un libro, anzi un diario, prestato da mio nipote, redatto e poi pubblicato da una sua insegnante che aveva percorso il Cammino di Santiago. Sinceramente all’epoca di quel “tragitto” non conoscevo praticamente nulla; lo equiparavo ad una lunga camminata che aveva inizio non so dove e termine a Santiago di Compostela, località per me non ben localizzabile geograficamente nel territorio spagnolo. Abituato, quale escursionista, a documentarmi preventivamente, per poi salire alla mattina e scendere al pomeriggio per nostre Alpi Carniche e Giulie, non prestai molta attenzione a quel testo sino a quando una sera mia moglie iniziò a leggerlo in silenzio. Trascorsa, presumo, una mezz’ora, osservandola immersa nella lettura, le chiesi incuriosito se riteneva interessante il contenuto. Dopo aver appreso la sua impressione particolarmente positiva, le chiesi di poter ricominciare d’accapo, rileggendolo ad alta voce, conoscendone la sua propensione. Iniziò così, pagina dopo pagina, un passo alla volta, l’avvicinamento alla meta. Ascoltando le sue parole, sommessamente prendeva vitalità in me quella “illuminazione” che poi avvertii - nel tempo - nelle persone che avevano pianificato il Cammino nonché, in particolare, in coloro che già lo avevano percorso, desiderosi magari di ripartire nuovamente.
Incominciai così ad informarmi sul perché del Cammino di Santiago e mi apparve un mondo totalmente sconosciuto. Incappai poi casualmente in questo forum ben articolato dove, a poco a poco, iniziai a leggerne i contenuti, le esperienze, i suggerimenti delle persone che erano già rientrate nonché le incertezze e, talvolta, i timori di coloro che erano in procinto di partire. Tutto ciò mi consentì di poter sempre più affinare un desiderio che si stava a poco a poco diffondendo.
Figuriamoci, io che ero e sono tuttora refrattario ai vari social media, ne leggevo almeno 3 / 4 volte alla settimana il suo contenuto. Iniziai a stimare, in particolare, il costante impegno profuso dall’amministratore nonché dai membri dello staff, dai collaboratori, dagli utenti storici e quelli occasionali, che a vario titolo ne consentono la diuturna funzionalità, dedicando parte del proprio tempo, oggi un bene sempre più prezioso, a sostegno del prossimo. Qui ho ben recepito il significato del termine “condivisione” e qui ho appreso la maggior parte delle mie conoscenze sul Cammino; ciò lo devo a voi e di questo ve ne sarò sempre grato.
Sono rimasto sempre e solo un lettore, ho preferito osservare ed ascoltare e non ho mai inteso accedere neppure come ospite poiché la mia esperienza al riguardo era ed è nulla. Avrei potuto al limite fornire alcuni consigli su alcune tipologie di indumenti / equipaggiamento da utilizzare lungo il percorso, visto che sono spesso assimilabili a quelli di media montagna, ma il mio parere avrebbe coinciso con quello fornito da alcuni utenti intervenuti da li a poco, se non già espressi in precedenza.
Un modo comunque per sostenere, se non il forum, almeno l’Associazione c’era, ossia iscriversi! Tale decisione venne assunta improvvisamente ma purtroppo solo l’anno scorso; scioccamente, chissà perché non l’ho fatto prima. Richiesi contestualmente 2 scudetti che prontamente cucii su altrettanti zaini che utilizzerò nei futuri cammini. E talvolta magari anche in montagna.
Verso la metà del prossimo settembre auspico di poter finalmente realizzare il mio sogno che ho accarezzato da anni ma che non ho mai potuto concretizzare a causa dell’indisponibilità di un arco temporale libero da impegni così esteso, prediligendo pertanto il momento del pensionamento. Onestamente non me la sono sentita di frazionare il cammino in più parti; partire sapendo già a priori che avrei dovuto interrompere quella narrata magia, per poi catapultarmi, dopo magari un breve periodo, nella quotidianità ed attendere chissà quando una nuova partenza. Durante l’attesa, ogni giorno mi ha comunque confortato, per anni, la visione in ufficio, sulla parere di fronte, della mappa dei vari cammini ed a fianco la conchiglia.
Ormai ci siano quasi; se le problematiche conseguenti al Covid, contratto oltre 2 anni fa, si attenueranno, il mio orientamento è “acclimatarsi” alla partenza del Cammino; lasciare verso la metà del prossimo mese di settembre il mio piccolo comune friulano con il solo biglietto di andata del treno; raggiungere inizialmente Torino, la città mi ha dato i natali, fermarmi li una sera, proseguire poi per Parigi la mattina seguente, altra sosta serale ed giorno successivo raggiungere Lourdes, soffermandomi sino alla mattina dopo. Una sosta di una mezza giornata per me sarà doverosa volendo ringraziare la Virgo Fidelis per essermi stata accanto durante il Covid. Al mattino calzare le scarpe e via lungo il GR78, Cammino del Piemonte Pirenaico, sino a Saint Jean Pied de Port; proseguire poi lungo la via Francese, raggiungere Santiago, poi proseguire per Muxia e Finisterre. Naturalmente salute e impegni familiari permettendo. Partirò a piedi e da solo, ma sono certo fin da ora che solo non lo sarò mai. Come scrisse una volta il “boss” sul forum, inizierò quindi frequentando le scuole elementari.
Una forte emozione l’ho vissuta alcuni giorni orsono quando i colleghi, durante il commiato, mi hanno donato la Credenziale della Confraternita di San Giacomo di Perugia. Com’è a volte il caso, l’avrei richiesta la settimana seguente. Per me è stata una grande commozione poterla avere per la prima volta tra le mani, estenderla e poi leggere il mio nome nella parte anteriore e il contenuto in quella posteriore.
Ho atteso da tempo il traguardo della pensione e ora sono nuovamente in attesa di un’altra meta speciale, in merito alla quale ritengo di essere ormai pronto alla partenza.
Chiedo scusa ai fruitori del forum di essermi dilungato ma ho reputato opportuno raccontare il motivo per cui sono qui, perché accedo in questa casa, nella quale sino a poco fa mi consideravo un ospite anzi un visitatore, ma da ora, a dire il vero, la sento in fondo un po’ anche mia.
Grazie ancora per avermi accolto e un abbraccio a tutti voi, alcuni dei quali, leggendovi da anni e come se un po’ vi conoscessi.
Mandi mandi.
P.P.S. Mauro.