Nazario
Utente attivo
Roncisvalle/Larrasoana 11.05.07 (27.5 Km) Venerdì
Non ho dormito niente ma nonostante ciò mi sento tonico e ne trovo conferma da subito. Il ridotto peso dello zaino ( a Roncisvalle ho regalato 2 beauty, 1 t-shirt, 1 slip, 2 paia di calze, 1 pile, 1 giacca a vento, mezzo sapone, lo shampoo) permette al mio passo un’andatura costante … senza sussulti ... ed il ritmo dei due bastoncini di alluminio rendono ritmico il mio camminare.
Lo scampanellio sullo zaino (Emilia vedi sei sempre presente)... la croce di Gerusalemme sulla concha produce un particolare suono … sembra un sussurro, lo stesso modo sempre delicato e dolce di proporsi di chi me ne ha fatto dono… un piacere da ascoltare e l’orecchio sempre pronto a percepirne novità.
Siamo in piena Navarra, terra di grandi estensioni boschive … tanti cavalli liberi di correre senza impedimenti.
Boschi di faggi dove la luce non è di casa. I miei pensieri, cupi come non mai e quando l’Alto di Mezkiritz e l’Alto de Erro si presentano così imponenti, faccio fagotto di tutto e ritrovo il mio ritmo.
Ho camminato benissimo, un passo rotondo e continuo. Seguo le frecce gialle come facevo da bambino quando, da solo, mi recavo a Is Iscas ad innaffiare l' agrumeto di famiglia.
Punti di riferimento sicuri, mai un attimo d’incertezza …
Il tempo trascorre lento sotto le folte fronde di questa rigogliosa vegetazione, non ho paura del buio, non sento la necessità di inebriarmi dei raggi solari. Non ora. Ora sento forte il piacere di pensare, di ripercorrere ogni passo di quelli già intrapresi.
Il silenzio mi è d’aiuto, la ricerca della solitudine in mezzo a tanti pellegrini mi è di conforto.
In lontananza Zubiri ed il suo ponte gotico … non voglio fermarmi e mi dirigo per questo sulla strada statale.
Sono le 13.00, il sole alto rende la striscia d’asfalto caldissima. Un’ora e ¾ e sono a destinazione. Sento i piedi, o meglio quasi non li sento più, e così incurante degli altri tolgo le scarpe e le calze e calzo le mie infradito per dar loro conforto.
Altri 27.5 Km, altre 7 ore abbondanti offerti in dono a me stesso e a tutti coloro i quali credono in ciò in cui credo io.
Non ho dormito niente ma nonostante ciò mi sento tonico e ne trovo conferma da subito. Il ridotto peso dello zaino ( a Roncisvalle ho regalato 2 beauty, 1 t-shirt, 1 slip, 2 paia di calze, 1 pile, 1 giacca a vento, mezzo sapone, lo shampoo) permette al mio passo un’andatura costante … senza sussulti ... ed il ritmo dei due bastoncini di alluminio rendono ritmico il mio camminare.
Lo scampanellio sullo zaino (Emilia vedi sei sempre presente)... la croce di Gerusalemme sulla concha produce un particolare suono … sembra un sussurro, lo stesso modo sempre delicato e dolce di proporsi di chi me ne ha fatto dono… un piacere da ascoltare e l’orecchio sempre pronto a percepirne novità.
Siamo in piena Navarra, terra di grandi estensioni boschive … tanti cavalli liberi di correre senza impedimenti.
Boschi di faggi dove la luce non è di casa. I miei pensieri, cupi come non mai e quando l’Alto di Mezkiritz e l’Alto de Erro si presentano così imponenti, faccio fagotto di tutto e ritrovo il mio ritmo.
Ho camminato benissimo, un passo rotondo e continuo. Seguo le frecce gialle come facevo da bambino quando, da solo, mi recavo a Is Iscas ad innaffiare l' agrumeto di famiglia.
Punti di riferimento sicuri, mai un attimo d’incertezza …
Il tempo trascorre lento sotto le folte fronde di questa rigogliosa vegetazione, non ho paura del buio, non sento la necessità di inebriarmi dei raggi solari. Non ora. Ora sento forte il piacere di pensare, di ripercorrere ogni passo di quelli già intrapresi.
Il silenzio mi è d’aiuto, la ricerca della solitudine in mezzo a tanti pellegrini mi è di conforto.
In lontananza Zubiri ed il suo ponte gotico … non voglio fermarmi e mi dirigo per questo sulla strada statale.
Sono le 13.00, il sole alto rende la striscia d’asfalto caldissima. Un’ora e ¾ e sono a destinazione. Sento i piedi, o meglio quasi non li sento più, e così incurante degli altri tolgo le scarpe e le calze e calzo le mie infradito per dar loro conforto.
Altri 27.5 Km, altre 7 ore abbondanti offerti in dono a me stesso e a tutti coloro i quali credono in ciò in cui credo io.