E domenica siamo arrivati alla fine anche di questa "avventura" a Rovereto.
Conclusioni :
Siamo rimasti sorpresi dall'affluenza nonostante il meteo in varie occasioni abbia remato contro.
Tante persone interessate e interessanti con le quali dialogare e confrontarsi.
Diversi conoscevano già il Cammino, ma in alcuni che sinora ne avevano solo sentito parlare abbiamo messo il tarlo di andare, e chissà che non partano veramente.
Abbiamo speso un bel po' di tempo per pubblicizzarla questa mostra andando due giorni interi a distribuire volantini in bar, musei, ristoranti, tabacchini, e contattando personalmente anche i responsabili dell'APT e di altre realtà per pubblicizzarci l'evento.
Purtroppo il periodo coincedeva con le elezioni e penso che tanti volantini siano stati sommersi dai "santini" elettorali e si notavano poco. Quello che mi ha sinceramente dato un po' di fastidio (e qui mi tolgo un sassolinbo dalle scarpe) è stata la totale indifferenza della stampa cartacea (ormai defunta) e di quella sul web che non ha pubblicato nulla, nonostante le mail inviate a tempo debito.
Stessa cosa è avvenuta con le APT sia del Trentino che di Rovereto stessa, che hanno promesso di fare un articolo ma poi non hanno fatto nulla di nulla.
Come se la cultura fosse una cosa da non trattare o da relegare in un angolino se avanza posto.
Unica luce in questo buio è arrivata da un giornale online diretto da un amico, che subito ha detto di si e tanto lavoro di pubblicità lo ha fatto Massimo Eccli, un volontario del distretto Santa Maria di Rovereto, che sulla pagina in Instagram e FB ogni 3 giorni ricordava quello che stavamo facendo.
Ed è un volontario che segue il distretto, non un impiegato stipendiato. Una gran bella persona.
Visto che un sassolino è uscito, facciamo uscire anche l'altro.
Abbiamo iniziato a Luglio a chiedere degli spazi per esporre la mostra, abbiamo inviato una descrizione di chi siamo, di cosa abbiamo fatto in termini di esposizioni passate, abbiamo inviato diverse foto degli allestimenti precedenti... ma in Comune nonostante diverse mail e telefonate le notizie arrivavano con il contagocce, tanto che prima ci hanno dirottato sulla chiesetta di Borgo Sacco, totalmente inadeguata ad ospitare la mostra, poi finalmente dopo varie mail e telefonate siamo stati indirizzati a Massimo Eccli (volontario del distretto Santa Maria) che si è da subito dimostrato entusiasta di accoglierci nella chiesa di Sant'Osvaldo.
Avuto l'Ok da parte di Massimo abbiamo proposto delle date inviando una PEC, rimasta senza risposta e solo dopo 2 inoltri di questa mail abbiamo avuto una risposta nella quale ci chiedevano però di inoltrare regolare domanda.... Il che ci ha lasciati basito dato che ancora a luglio avevamo inviato diverso materiale. Solo dopo una mail, scritta di getto dove ho lasciato andare le dita sulla tastiera, è finalmente arrivato a metà settembre l'OK anche dell'Ufficio patrimonio del Comune.
Un ringraziamento però và alla Sig.ra Micol Cossali (Assessore alla cultura e allo sport del Comune) che privatamente è venuta a visitare la mostra e a complimentarsi per il lavoro svolto.
Ora che mi son tolto qualche sassolino passiamo alle cose belle che questa "avventura" ci ha portato.
E tra le cose belle ci metto la conoscenza :
- conoscere
alexbenax che è arrivato appositamente da Bologna per visitare la mostra,
- conoscere i creatori del cammino di San Rocco (ragazzi entusiasti che hanno dato vita a quel cammino),
- conoscere Federico Dapor che ci ha regalato una decina di copie del suo libro che parla del suo cammino,
- conoscere alcuni pellegrini che hanno percorso il cammino nell'86 o nell'89, sentendo da loro com'era il cammino a quei tempi.
Ho scritto forse troppo e ringrazio se avete letto sin qui... ora vi metto alcune foto degli ultimi due giorni e delle foto alle frasi raccolte sul libro firma.
Ed ecco le foto al llibro firma :
Edo