Eccomi qua, alcuni mi hanno chiesto di raccontare la nostra visita agli amici Abruzzesi
Tutto è nato per caso io che decido di andare a Rincine con Cristiano (esperienza indimenticabile soprattutto perché credo di entrare nella rosa dei fortunati che hanno conosciuto Don Carlo), sabato arrivo a Roma e mi ospiterà Francesca, Lucia (Olivina) che ritorna Lunedì 9 agosto dalla sua vacanza ( poi scopre che invece arriverà l’8 …. Una domenica alle 7.30 del mattino …. Tacci sua!). Dopo una settimana di lavori forzati a Rincine domenica era l’unico giorno che potevo dormire un pò…. Vabbè farò uno sforzo.
Sabato vado all’Ikea con Francesca, dobbiamo cercare la libreria per Francesco, tra l’altro è anche il suo 9° compleanno. Oh ma non dovevano andare tutti in vacanza? Manco ci fosse stata la svendita … erano tutti all’Ikea, ma proprio tutti! Dopo mille dubbi siamo obbligare a sceglie la libreria bassa ( ne prendiamo 2) perché sulla mia super Ka non ci stava quella più alta.
Domenica sera ci incontriamo con Fly, super Free, Simone…. Insomma un bel gruppetto! Nottata a casa di Free, ( che per la cronaca se vi dovete fare un caffè a casa sua dopo che avete aperto tutti i mobiletti della cucina compreso il Frigorifero, al sud si usa così, e vi rifiutate di aprire l’unico sportello che non avete aperto …. Quello del Frezer, beh sappiate che lo troverete proprio lì.
Così lunedì mattina io e Lucia partiamo alla volta dell’Abruzzo. Usciamo a l’Aquila, un po’ titubanti decidiamo di andare in centro e visto che c’è un bar aperto ed è l’ora di pranzo decidiamo di contribuire nel nostro piccolo. Non vi racconto le emozioni/commozioni di vedere in che stato si trova la città e il fastidio di vedere quelli che Doc definisce i turisti del terremoto. Davanti alla casa dello studente ( ti entra un pugno nello stomaco passare di lì… vedere uno che fotografava la moglie visibilmente commossa, beh credo non ci siano parole).
Per la cronaca avevano aperto 2 bar, 1 gelateria, 1 pizzeria.
Ripartiamo e in silenzio, sbigottite passiamo i vari paesini compresa Onna, ma tiriamo dritte , i ragazzi e Francesco ci aspettano. Arriviamo a Santa Maria, che emozione rivederli. Francesco è alle stelle (ha rinunciato ad andare al mare, perché sapeva che andavamo giù).
Ci fanno vedere la casa, belline belline … bravi Trentini, bel lavoro!
Montiamo le librerie una io, Lucia e Francesco, l’altra Antonio e suo fratello……. Ovviamente abbiamo vinto noi.
Lucia che gioca senza tregua con Francesco, si rotolano per terra .... insomma se la spassano a lottare.
Festeggiamo il compleanno di Francesco ( gli abbiamo regalato una mega pistola d’acqua, ovviamente da parte dei PPS) arrivano un po’ di amici e parenti, io e Lucia ci sentiamo talmente a nostro agio che manco ci alziamo dal divano…. Ci alziamo ci presentiamo e poi giù di nuovo svaccate come fosse stata casa nostra…. Ora che ci penso forse abbiamo un po’ esagerato?
Ci chiedono di restare qualche giorno, ma Lucia deve tornare a casa così il giorno dopo ripartiamo nel primo pomeriggio, ci spiace lasciarli, ma la promessa di andare giù a trovarli presto sarà mantenuta. Abbracci e qualche lacrimuccia.
Spesso sento Fabrizia, oggi l’ho chiamata, perché so che è da tempo che ci sono scosse, ma solo in questi giorni ne stanno parlando al tg, ora si stanno preparando alla scossa forte, hanno paura, non riescono ad avere un attimo di tregua, i 4 locali avevano aperto lì hanno fatti chiudere. Come ci disse Antonio a novembre …. “Non ci abbandonate”, vi giuro che andando giù ti rendi conto del senso di quelle 3 parole, Antonio non voleva che noi ce ne andassimo …. Faccio fatica a spiegarvelo …..ad oggi non hanno un obbiettivo, devi in qualche modo farti passare la giornata.
Forse non è il racconto che vi aspettavate, ma è quello che in questo momento mi sono sentita di raccontarvi non abbiamo fatto foto della casa, vi metto solo la foto di gruppo con la torta e la foto delle librerie con i libri che gli abbiamo regalato, chi vuole può sempre mandargliene giù qualcuno, l’indirizzo va bene quello della scuola tanto è lì di fronte.