Ora si che si fa dura ... scelta o istinto ?

[Griffo]

03 giugno 2021

Io che non sopporto avere il tempo “centellinato” ma bramo essere Freetime

io che non sopporto il rinunciare a quel 101 ( fatto 100 … )

io che non sopporto il dover convincermi a fare 99 e partire dalla seconda tappa, se non peggio per starci dentro ….

io che ho la gran fortuna di poter ringraziare la mia Capa ... ... che, borbottando a gran ragione, mi permette di avere 35 giorni consecutivi

io che ho la gran fortuna di poter ringraziare Clara che, senza borbottare ma con gran pazienza ed una buona dose di speranza perduta, mi permette di abbandonarli eventualmente nelle ferie estive e togliermi un grosso sogno ......

io che quel cassetto "pieno di pensieri felici" è chiuso da 2 anni, forse 3, forse dal primo Cammino

io che onestamente non ho tanto la voglia di Camminarci quanto il bisogno che Lui cammini di nuovo in me

io che onestamente al momento vince di più l’immagine di una spiaggia siciliana e mare cristallino rispetto alle mesetas roventi color oro bruciato





Si Mesetas ……

Che sia il momento giusto?

Che sia l’anno giusto ?

Di sicuro è l’unica opportunità dei prossimi 25anni, perché poi questo tarlo che scava fisso nel mio cervello diverrebbe difficilmente estirpabile non prima della pensione .

Nel giro di una sola ora tutto è cambiato ieri.
Dal niente al tutto.
Dal non pensare al scardinare non tanto il famoso cassetto chiuso ma l’armadio intero a tripla anta e con scompartimenti segreti.
Mille dubbi e pensieri mi hanno investito, travolto da un treno merci senza freni, da un’onda anomala, uno tsunami in un flebile fiumiciattolo, …… ad Agosto? Con quel caldo? Le ginocchia rotte, ma sei fuori? Li regge quei km la tua schiena? Ma sei scemo?
perché non ti fai 12gg di beato mare, di correre come la Simo giù dall'Etna e poi 20gg di Cammino de invierno? Dai cacchio già lo pensavi, già lo hai studiato Ponferrada – LasMedulas, la Plata fino a Santiago, così solitario come lo sei tu .....


e poi dritto fino all’oceano il tutto in 14-15 tappe, con tutto il tempo per ritornartene anche a piedi.



Di la verità non ne hai voglia del F.! . Di la verità non vuoi volerlo; sii sincero ne hai paura !!! di perderci tempo con te. Di la verità non vuoi sciupare l’occasione di ….


Si occasione, di la verità Dany : vorresti lasciarla chiusa questa porta per non guardare dietro ad essa cosa si nasconde, perché dietro essa c'è la verità, quel Cammino è l’unico vero desiderio che attualmente ti mantiene fottutamente vivo nella speranza nell’illusione di poter essere migliore.

Un giorno lo farò, un giorno riuscirò, un giorno succederà che …..
Caxxo eccolo il giorno
E una volta avviata quella strada e passata quella porta potresti rimanerne deluso, di te, e non potrai più tornare indietro nell’incoscienza, nella speranza.

Potresti non saperlo sfruttare quel Cammino ……

Questa non deve essere una dolce pillola da prendere ……. come può essere il Cammino de invierno
Questa non è l’alternativa a
Questa è l’occasione di

Solo questo ha la F. maiuscola insieme alla C di Cammino



ho talmente tanto rispetto per questo Cammino che ho timore di deluderlo


L’istinto è sempre stato il mio migliore e fedele amico
Agire di anticipo, pensare razionalmente e programmare non mi ha mai portato poi così granchè lontano
E io voglio volare


Scusate lo sfogo, necessario se mi conoscete bene , ma questa volta attendo l’istinto …… come fu per il mio primo pezzetto di cammino volante
Qualcosa farò


Work in progress …..

 

[maryam]

Gli unici rischi che vedo sono quello di idealizzarlo, è un cammino storico ma ha i suoi aspetti negativi che magari potrebbero deludere te e quello di viverlo un pochino sottotono per via del covid...ma se l'istinto ti dice di andare, vai!
Io mi son dovuta far licenziare per farlo tutto in una volta, dai monti al mare, un'occasione così non si spreca.

 

[chiccabum]

Ma? di pancia?
Lo terrei nel cassetto dei sogni fino alla pensione, per poi viverlo tante e tante volte. Lo terrei nel cassetto dei sogni per viverlo quando il mondo sarà di nuovo un mondo unito e sui sentieri vi incontrerai mille volti con centomila storie.

E godrei la tua famiglia perchè tempus fugit e fra poco (moooooooooolto poco) non passeranno più volentieri tutto quel tempo con te su una spiaggia.

Pensiero de panza

 

[guido_e_cri]

io..... non lo so.
ma ti abbraccio, dani.
oh, se ti abbraccio.


cri

 

[Ermetismo]

La vita quotidiana è il Cammino più difficile che esista. Non ci sono balle!
Quelli che percorriamo, in un tempo più o meno lungo durante l'anno, non sono altro che una parentesi " rosa" tra il grigiore della quotidianità.
Una stazione di ricarica...come per le auto elettriche. Noi li investiamo di grandi aspettative, taumaturgiche, spirituali, di cambiamento, di rinascita e quant'altro come se solo l'esperienza in se stessa possa operare i benefici.
Siamo noi gli artefici del nostro destino!
Per questo non mi permetto di dare consigli.
Però dico, per esperienza personale:
Sciegliere...con il cuore...ma anche con la testa!
Lisa dice bene: ci sono momenti che non tornano più. C'è un tempo per tutte le cose...uno per seminare e uno per mietere...(cit).
Avere un desiderio riposto in un cassetto non deve essere un tormento ma una dolce speranza che prima o poi si possa concretizzare. Aiuta molto, tutti i giorni.
Chissà...un giorno potrò andare da casa a piedi a Santiago o Gerusalemme, oppure andare a vivere da solo in Portogallo...oppure...
Ciao Griffo, ascoltati.

 

[falso ciclista]

Hei Griffo

lo sai bene ...

se il Cammino chiama
se l'hai
nel cuore
nella testa

se il tempo
della tua vita
è favorevole

allora vai

non pensarci troppo

 

[Griffo]

Tutte parole sagge le vostre

Tutte

per questo il grosso dilemma

per questo siete una grande famiglia per me

se non mi parte l’embolo Griffoniano vincerà il raziocinio come sempre , cioè come spesso.

c’è tempo e se il tempo per decidere finirà vuol dire che non vi era decisione

 

[guido_e_cri]

ci ho pensato, stanotte.
tre le cose che mi sono venute in mente:

• molti sono i modi in cui può essere suddivisa l'umanità.
  anche questo:
  da una parte quelli che le cose buone che hanno nel piatto le mangiano subito.
  dall'altra quelli che prima si mangiano il resto e poi si gustano le cose che gli piacciono di più.
  tu a che gruppo appartieni?
  mangi prima l'insalata o il pollo arrosto?
  il finocchio o pane e gorgonzola?
  
  
• per anni mi sono rifiutata di leggere libri gialli, dopo averne fatto una scorpacciata da ragazza.
  mi dicevo: "c'è roba migliore, in giro, da leggere. non ci voglio più perdere tmepo, con i gialli".
  alla fine di un'estate persa in campagna li avevo accantonati senza alcun rimorso.
  poi mi è capitato di lavorare al pubblico in una biblioteca.
  i gialli andavano via come il pane, tutti, sopratutto quelli di de giovanni.
  infiniti prestiti in una settimana.
  com'era possibile?
  perchè la gente li leggeva?
  cosa c'era scritto?
  cosa ci trovavano?
  avevo bisogno di capire.
  me ne sono portata a casa uno.
  l'ho iniziato una sera, ho tirato mattina.
  una droga.
  per mille motivi [per come sono scritti, per la costruzione delle storie, per il modo in cui usano il nostro italiano, rendendono musica e poesia, per la caratterizzazione dei personaggi, per come dicono la vita, gli abissi e gli splendori, l'amore ed il dolore, per come vengono usate le parole, per quello che dentro di me facevano risuonare le frasi, ogni volta il cuore a precipitare e ad alzarsi in volo, poi] il commissario ricciardi e i bastardi di pizzofalcone mi si sono infilati sottopelle, in fondo al cuore e dentro l'anima, lì dove stanno le cose belle, quelle di cui non puoi fare a meno.
  perchè ti dico questo?
  perchè io quelle due serie di libri non ho finito di leggerle mai.
  di entrambe le serie mi manca l'ultimo libro. uno è stato pubblicato nel 2019, uno nel 2020. di tempo ce ne sarebbe anche stato.
  ma leggerli vorrebbe dire mettere la parola fine a quella favola, non avere la possibilità di altro, arrendersi all'evidenza che sì, è stato bello ma non è più.
  e io lì dentro non mi voglio arrendere.
  mi piace l'idea di avere ancora un loro posto da scoprire, delle loro pagine nuove da sfogliare, dei racconti che mi stregheranno, delle parole che sembreranno scritte per me e che io scoprirò, una notte di quando sarà. e allora sorriderò, epiangerò. e sarò più io, più vera e più viva.
  
  
• questa cosa che tu hai con il francese, io ce l'ho un po' con la plata.
  a volte urla, a volte sussurra, a volte tace, a volte solletica, a volte strattone.
  sempre chiama.
  mi chiama l'idea di non dover pensare a niente, di poter essere me nel mio essere più vero, di non essere nient'altro che una pellegrina per giorni e giorno in un tempo che si dilata all'infinito [zero responsabilità, zero impegni, zero aspettative altri, zero doveri, zero ruoli], di non dover fare niente se non mettere un piede davanti all'altro e trovare un posto dove dormire a fine tappa, e lavare calzini e mutande, e farmi una doccia, e sfamarmi e dissetarmi, e poi abbandonarmi ad un sonno riposante per ricominciare il tutto il mattino dopo.
  la plata chiama, mi chiama la libertà che mi promette, il mondo nuovo che mi offre, la possibiltà di umanità altra con cui mi lusinga, l'incontro con me che dipinge come meraviglioso.
  
  e però.
  e però io per ora non parto.
  perchè partire per un Cammino [e io che le maiuscole non le uso mai, qui uso la C maiuscola], partire per un Cammino vero ed immersivo come credo sia quello che hai in mente tu e che avrei in mente [non l'inglese che in cinque giorni vai e sei già arrivato, e alla fine neanche ti accorgi che hai messo su gli scarponi. non il giro del monviso, non gli svalicamenti sulle marittime, non i passi a zonzo per le langhe, non i giretti che ho in mente io in italia a cavallo di un qualche weekend lungo] è una cosa che ti ribalta la vita.
  certo, a ribaltarti la vita a volte basta molto meno di un cammino. bastano un incontro, due occhi, uno sguardo ed un sorriso. bastano un'ora o tre giorni. basta una precedenza non data, un sorpasso azzardato, una malattia improvvisa, un maledetto virus cinese. però dai, siamoci sinceri, è abbastanza probabile che un mese di cammino ti rivolti come un calzino.
  e io questo ribaltamento non voglio e non posso concedermelo.
  non voglio e non posso concedermelo perchè anni fa ho fatto altre scelte, anche belle, anche bellisisme, anche dure, anche faticose e mi sono presa sulle spalle tutte le responsabilità che sono seguite a quelle scelte.
  sono scelte e responsabilità che rendono me la me che sono oggi.
  ribaltare la vita rischierebbe anche di ribaltare quelle scelte.
  capisci perchè non voglio e non posso?
  
  è vero che partire può voler dire ritrovarsi.
  ma anche: ritrovarsi vuol dire perdersi, in un labirinto infinito di fili e nodi e cielo splendido e altre galassie.
  
  poi chiaro, mi sta stretto tutto.
  
  ci sono dei giorni che partirei domani, anzi già oggi.
  mi invento cose che mi siano metadone [i giri con il gruppino, quelli con le cugine, i passi da sola a cercare orizzonti in montagna] perchè se no nel mio cuore si respira puzza di muffa stantia.
  ogni tanto apro i miei armadi e sfilo i miei cassetti.
  li lascio lì, aperti.
  faccio entrare il sole dentro di loro.
  però un cambio stagione completo, tutto all'aria tra letto, tavolo e pavimento non lo faccio mai.
  
  forse alla fine è paura.
  forse alla fine è mancanza di coraggio.
  forse alla fine è responsabilità.
  forse alla fine è amore.
  forse alla fine sono scelte.
  forse alla fine è solo vita, un passo dopo l'altro, al meglio delle mie/nostre possibilità.

così.
cuore svuotato.
sapessi quanto ti stringo.
sapessi quanto ti so.

un abbraccio.
se possibile ancora più forte di quello che ti ho lasciato qui ieri.


cri

ps.: cmq egoisticamente direi: vai, vai a farteli i tuoi 35 giorni sul francese, che poi per compensare i 35 giorni di libertà dalla vita se li prende clara, e noi del gruppino la si rapisce, quella santa donna e ci si traferisce per tre settimane in un resort alle maldive, piscina a sfioro, oceano verde e sole ovunque. ah [e credo di parlare per ognuna di noi] anche un mojito sotto la palma, grazie.

 

[Edo]

Solo due parole ...anzi una : Parti

Edo

 

[chiccabum]

Eh io sono come la Cri
ho sempre dei libri "da leggere" in un ripiano della libreria, e almeno uno è di Murakami ed uno della NImerowsky che amo molto e leggo da decenni... ma mai più di uno all'anno per non rimanere senza...
Per cui cullerò dei sogni a lungo per avere uno sguardo aperto sul futuro

 

[Griffo]

sapessi quanto ti so

Lo so Cry
Lo so
Lo sai che lo so

tu sai dare scritto ai miei pensieri alle mie preoccupazioni ai miei limitarmi, ai miei voler volare perché, al mio inchiodarmi a terra perche

partire può voler dire ritrovarsi
ma anche: ritrovarsi vuol dire perdersi,
ho paura di quel calzino rivoltato
Lo ammetto

il cammino de invier


chiccabum non so se la conosci la nostra Cry ma lei è una pecora nera travestita da agnello in un gregge di lupi quotidiani e li tiene tutti in riga e sull’attenti
Ma pecora nera rimane sempre nell’animo

 

[Griffo]

Solo due parole ...anzi una : Parti

Edo

tu invece sei una bestia
Inzegone

 

[guido_e_cri]

li tiene tutti in riga e sull’attenti

e però non so tenere in riga e sull'attenti me.
che alla fine sarebbe l'unica cosa che davvero conta.

 

[minuetta]

c’è tempo e se il tempo per decidere finirà vuol dire che non vi era decisione

però c'è il tempo per sognare
L'ho sognato per anni il mio Cammino, volevo farlo tutto in un fiato dai monti sino al mare.
Quando finalmente sono andata in pensione , allora son partita , un sogno realizzato.
Tu sei molto giovane l'attesa è lunga, l'idea del cammino di " inverno " mi piace assai , non è un surrogato , è un cammino completo , così anche il cammino Sanabrese , bello bello .
Pensaci , metà tempo per te, e l'altra metà ..........................................
E vissero felici e contenti per tutta la vita
Cetty

 

[voyager]

Gran bel casino Griffo,
conosco bene questo dilemma e ti lascerò con i tuoi dubbi, è la tua scelta e solo tu puoi sentire davvero cosa è bene per tè e per le persone che ti sono vicine.
Ti posso dare però un paio di certezze, giusto per fare un po' di casino.....qualunque sia la tua decisione non potrai mai " deludere il cammino" semplicemente perché TU sei il cammino. E' tuo il sentire, il vivere, il gioire o il disperarti. Qualsiasi siano le tue aspettative alla partenza queste verranno sistematicamente modificate da tè, passo dopo passo.
Questa era la bella notizia!!
L'altra è che indipendentemente da quando e da dove tu muoverai il primo passo sul Francese verso Santiago questa cosa non smetterà più di essere parte di tè. Non ti basterà mai. In altre parole non arriverai mai. Ti attende un vita in cammino.
Questo potrebbe complicare un attimo tutto quanto.
Ma potrebbe anche rivelarsi uno dei più grandi doni che si possano ricevere.
Ti auguro un cammino sereno e felice hermano, qualunque esso sia.
La dietro alla curva ci sarà sempre qualcosa ad aspettarti.
Voy

 

[freespirit]

Totalmente d'accordo con voyager.
Non ho molto altro da dire Griffo , l'ho già fatto una volta ..
Ma ricorda, ci saranno momenti in cui la mente faticherà a stare dietro agli occhi o il tuo sguardo rimarrà impigliato in una crepa di luce e il buio avrà un profumo sconosciuto.
Quello sarà il tuo Cammino.


free

 

[falso ciclista]

e dopo quello che ha scritto Antonelluccia
....
sò problemi seri (politicaly correct)

 

[Griffo]

Ecco perché io adoro questa famiglia di PPS, perché è stupenda la vostra anima e non avete certo paura di condividerla

al primo cammino ricordo quanto le vostre parole mi fecero piangere , ora fanno teneramente e affezionatamente sorridere il bambino che è in me.

indipendentemente da quando e da dove tu muoverai il primo passo sul Francese verso Santiago questa cosa non smetterà più di essere parte di tè. Non ti basterà mai. In altre parole non arriverai mai.

È quello che mi è successo sul primitivo , la sensazione credo di conoscerla , ma qualcosa mi dice che sul Francese sarà completamente diverso e sconosciuta

“Lasciati accadere
Lo so @Free
Ma anche le chicche di oggi sono da incorniciare

Una mezza idea me la son fatta di cosa fare
Ora per cambiare idea non mi resta che convincere il mio “non essere poi così egoista” ad esserlo

mi spiego meglio
La Clara mi ha detto di andare, che è stranamente tranquilla, che il periodo è easy, giusto di ferie e torno che non è iniziata la scuola.
Sono io che non riesco a staccarmi per così tanto tempo (successe già una mia simile reazione anni anni fa)

La mia testa mi dice di “lasciare qualche tappa indietro” così da mantenere aperto quel qualcosa che, nel dispiacere, ti consola dicendoti : ho un motivo per ritornare , un motivo per continuare a sognare il Francese

si capisce cosa intendo? Mmmm e manco sono ancora partito


comunque grazie
Siete la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta e al tempo stesso la mia ancora che col suo peso mi inabissa verso l’ignoto ahhaha

 

[guido_e_cri]

Siete la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta

davvero.



cri

 

[Edo]

Siete la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta e al tempo stesso la mia ancora che col suo peso mi inabissa verso l’ignoto

Guarda che non è l'ancora che tiene ferma la nave ...ma la catena a cui è legata.
Perciò issa il pappafico ...e salpa ragazzo.

Edo... che oggi da montanaro si esprime in marinaro