Eccomi arrivata!sono Annarita da Altamura, qualcuno mi ha già incontrata sul web o meglio ancora sul Cammino (vedi Nazario e Maria)!
Il titolo del mio argomento è : Annarita e Nicola perchè con Nicola, il mio ragazzo, ho percorso il Cammino, ormai, un anno fa.
Si dice che il settimo anno di una coppia sia quello della crisi e noi per il settimo anno insieme abbiamo sfidato la tradizione e ci siamo messi in Cammino per un mese verso Santiago. E' stata un prova dura ma una delle esperienze più belle e profonde della nostra vita insieme. Qualcuno tempo fa ci ha chiesto se l'essere in due non ci abbia creato difficoltà visto che molti consigliano di intraprendere il Cammino da soli; ebbene il Cammino ci ha messi nelle condizioni di annullare ciò che alla partenza poteva sembrare un ostacolo alla serenità del nostro viaggio e di godere l’uno della presenza e del sostegno dell’altro.
Ora parliamo un po’ di noi, 3 anni fa io, Annarita, ho letto Il Cammino di Santiago di Paulo Cohelo perché ero incuriosita dall’argomento, a dir la verità il libro non mi ha entusiasmato ma mi ha portato ad approfondire ancora di più la storia del Cammino e poi nel corso dei miei studi universitari (mi sto specializzando in Storia dell’Arte) ho incontrato spessissimo saggi sulla Cattedrale di Santiago e sull’importanza del Cammino. Quando ho raccontato tutto ciò a Nicola, ex paracadutista e quindi con lo spirito dell’ avventura nel Dna non ha esitato neanche un solo istante a dire: PARTIAMO!!!
E così 3 anni fa Nicola ha iniziato a mettere ferie da parte e io a leggere siti e libri sul Cammino. Quando a settembre 2006 abbiamo acquistato le scarpe ci siamo detti: Adesso si parte veramente! Ma dentro di noi non eravamo ancora del tutto convinti di potercela fare, soprattutto io che non avendo mai fatto sport in tutta la mia vita temevo di farmi portare sulla spalle da Nicola! E invece ironia della sorte io ho retto benissimo e quell’ ex paracadutista ed ex atleta di Nicola si è beccato una bella lezione dal Cammino, tendiniti dalla seconda all’ ultima tappa!
Il Cammino per noi si può dire sia iniziato sulle nostre belle Murge dove ci siamo allenati dal giorno stesso in cui abbiamo acquistato le scarpe e poi a poco a poco abbiamo provato tutta l’attrezzatura, ma è proprio un anno fa, il 12 maggio 2007, che abbiamo percorso la prima tappa Saint Jean – Roncisvalle… che emozione immensa ricordare! E’ incredibile ma a distanza di tempo ho dimenticato tutte le esperienze negative, che pure ci sono state, durante la prima tappa appunto ho avuto il fiatone tutto il tempo non abituata all’area di montagna, durante la terza tappa mi sono beccata una storta, e poi le tendiniti di Nicola, a O’ Cebreiro abbiamo avuto una lite furiosa col prete… ma tutto questo passa in secondo piano quando penso all’ abbraccio degli hospitaleros di Granon la mattina prima di ripartire, alle canzoni cantate a San Nicolas e alla voce dei pellegrini che ci salutavano durante la tappa tra cui il “Ciao stellina” del caro Nazario..
Il Cammino non è per noi solo un ricordo ma è un punto fermo della nostra vita, appena rientrati ho subito manifestato a Nicola la volontà di tornare a percorrere il Cammino e lui mi ha detto che è stata un’ esperienza così profonda che sarebbe dovuta rimanere irripetibile… poi nella vita non si sa mai!
Intanto ora progettiamo un altro Cammino che tra qualche tempo ci porterà ad unire le nostre vite.
Buen Camino ai pellegrini e a chi pellegrino lo diventerà
Annarita e Nicola
Il titolo del mio argomento è : Annarita e Nicola perchè con Nicola, il mio ragazzo, ho percorso il Cammino, ormai, un anno fa.
Si dice che il settimo anno di una coppia sia quello della crisi e noi per il settimo anno insieme abbiamo sfidato la tradizione e ci siamo messi in Cammino per un mese verso Santiago. E' stata un prova dura ma una delle esperienze più belle e profonde della nostra vita insieme. Qualcuno tempo fa ci ha chiesto se l'essere in due non ci abbia creato difficoltà visto che molti consigliano di intraprendere il Cammino da soli; ebbene il Cammino ci ha messi nelle condizioni di annullare ciò che alla partenza poteva sembrare un ostacolo alla serenità del nostro viaggio e di godere l’uno della presenza e del sostegno dell’altro.
Ora parliamo un po’ di noi, 3 anni fa io, Annarita, ho letto Il Cammino di Santiago di Paulo Cohelo perché ero incuriosita dall’argomento, a dir la verità il libro non mi ha entusiasmato ma mi ha portato ad approfondire ancora di più la storia del Cammino e poi nel corso dei miei studi universitari (mi sto specializzando in Storia dell’Arte) ho incontrato spessissimo saggi sulla Cattedrale di Santiago e sull’importanza del Cammino. Quando ho raccontato tutto ciò a Nicola, ex paracadutista e quindi con lo spirito dell’ avventura nel Dna non ha esitato neanche un solo istante a dire: PARTIAMO!!!
E così 3 anni fa Nicola ha iniziato a mettere ferie da parte e io a leggere siti e libri sul Cammino. Quando a settembre 2006 abbiamo acquistato le scarpe ci siamo detti: Adesso si parte veramente! Ma dentro di noi non eravamo ancora del tutto convinti di potercela fare, soprattutto io che non avendo mai fatto sport in tutta la mia vita temevo di farmi portare sulla spalle da Nicola! E invece ironia della sorte io ho retto benissimo e quell’ ex paracadutista ed ex atleta di Nicola si è beccato una bella lezione dal Cammino, tendiniti dalla seconda all’ ultima tappa!
Il Cammino per noi si può dire sia iniziato sulle nostre belle Murge dove ci siamo allenati dal giorno stesso in cui abbiamo acquistato le scarpe e poi a poco a poco abbiamo provato tutta l’attrezzatura, ma è proprio un anno fa, il 12 maggio 2007, che abbiamo percorso la prima tappa Saint Jean – Roncisvalle… che emozione immensa ricordare! E’ incredibile ma a distanza di tempo ho dimenticato tutte le esperienze negative, che pure ci sono state, durante la prima tappa appunto ho avuto il fiatone tutto il tempo non abituata all’area di montagna, durante la terza tappa mi sono beccata una storta, e poi le tendiniti di Nicola, a O’ Cebreiro abbiamo avuto una lite furiosa col prete… ma tutto questo passa in secondo piano quando penso all’ abbraccio degli hospitaleros di Granon la mattina prima di ripartire, alle canzoni cantate a San Nicolas e alla voce dei pellegrini che ci salutavano durante la tappa tra cui il “Ciao stellina” del caro Nazario..
Il Cammino non è per noi solo un ricordo ma è un punto fermo della nostra vita, appena rientrati ho subito manifestato a Nicola la volontà di tornare a percorrere il Cammino e lui mi ha detto che è stata un’ esperienza così profonda che sarebbe dovuta rimanere irripetibile… poi nella vita non si sa mai!
Intanto ora progettiamo un altro Cammino che tra qualche tempo ci porterà ad unire le nostre vite.
Buen Camino ai pellegrini e a chi pellegrino lo diventerà
Annarita e Nicola