quasi tutto pronto....un anno prima

[Anonymous]

Scusate ragazzi.... voi siete agitati perchè partite a breve, e vi capisco eccome!, ma che ne dite di me che sono agitata perchè partirò a maggio 2012? Io credevo che non fosse possibile una cosa del genere, ma da quando il Cammino mi ha chiamato non riesco a pensare ad altro. Ho letto tutto il leggibile e cammino in continuazione. Mia sorella mi guarda come fossi una pazzoide e non mi va più di parlarne con lei. Il mio compagno mi dice "Stai calmina, contieni l'entusiasmo!!" ma ho capito leggendo i vostri post che chi ci vuole veramente andare non sta più nella pelle e mi sono sentita normale... Sto anche tenendo un diario, così mi sfogo sull'argomento senza appesantire troppo tutte le mie colleghe, che, carinamente, mi sostengono... Ma mi rendo conto che se ne parlo così 10 mesi prima che farò il prossimo aprile?
Qualcuno ha detto che la vita è quel tempo che passa mentre aspetti di realizzare un sogno... non vorrei veramente perdermi questi mesi pensando solo a Santiago, ma non ne posso fare a meno!!! Che fare? Consigli?
Ciao a voi che partite, invidia invidia, e... buen camino!!!

 

[Sardina]

Leggendo post come questo, ripiombo nel lontano 2002, un anno prima del mio primo cammino.
Ansia, voglia incontrollabile di partire ma non potevo subito e ci ho messo un anno: ogni mese comprare qualcosa, un paio di calze, i miei primi pantaloni tecnici, l'asciugamano in microfibra (erano appena usciti: pagato un occhio!), il mio meraviglioso immenso, colorato zainone.
Eppure un anno è passato, vissuto nel continuo pensare al cammino e parlare di cammino con tutti, ogni momento, ogni occasione buona. Leggere di tutto, chiedere in ogni sito, in ogni forum, parlare, parlarne sempre, parlarne tanto, viverlo un anno intero prima di posarci i piedi.
E poi è arrivata la credenziale e tenendola in mano con timore reverenziale mi sono detta "sono una pellegrina".
A quel punto tutto era compiuto.
Ho preparato lo zaino, esageratamente grande e pieno, da ogni persona cara mi sono fatta dare un qualcosa da portare con me: la concha da mia madre, una moleskine dall'amica più cara, un piccolo rosario da un'altra, e così via....
Ho tenuto lo zaino pronto per mesi.
Avevo deciso di iniziare il cammino da Roncisvalle il giorno di Pasqua 2003 e da Natale lo zaino era lì, pronto, un totem intorno a cui ruotava la mia vita.
Il giorno di Pasqua 2003 ero a Roncisvalle a ricevere la benedizione dei pellegrini nella penombra della chiesa e dentro di me esultavo con un gran senso di pace: il cammino aveva messo radici profonde. Radici lunghe un anno. Da allora quelle radici non sono più avvizzite.

 

[luceverde]

io ho fatto peggio....ho fatto anche i raduni con i pellegrini senza aver messo neanche un piede in spagna... figuratiii... mi sono nutrita dei loro racconti e ho memorizzato tutto ciò che dicevano... poi è toccato anche a me...ne ho fatto solo un pezzo..e l'anno scorso l'ultimo giorno ho comprato una piccolissima guida tascabile e sai che facevo mentre aspettavo l'aereo che mi riportava a casa???????...studiavo le tappe del prossimo pezzo....e sai cosa ho fatto tutto l'anno???...ho studiato le tappe del prossimo pezzo...(che ovviamente poi non rispetterò.. perchè il cammino si fa sul momento ) e sappi anche che ogni volta che ho potuto sono andata ai raduni..sono passata tutti i giorni sul forum...ho seguito chi è stato in cammino...sono stata in contatto con gli amici pellegrini.....e sai perchè?????... perchè solo chi l'ha fatto può capire l'incontenibile gioia che provi...santiago è una malattia..la più bella malattia che ho preso nella mia vita...coraggio cara prendi coscenza che l'hai beccata anche te...ma non preoccuparti scoprirai che siamo molti di più di quello che pensi... ti abbraccio forte....denise

 

[Anonymous]

Grazie!!!!
Come piangere di gioia solo per essere stati capiti.... finalmente!
Allora sono nel posto giusto. E ci sarò ogni giorno da oggi al 29 aprile 2012, giorno del mio 55° compleanno e giorno della partenza. E poi ci sarò ogni giorno come "persona informata dei fatti".
Un abbraccio a tutti
franca

 

[Julo]

Cara Franca, io invece invidio te. Almeno sai che l'anno prossimo partirai. Io al massimo posso sperare di riuscire a scavare una decina di giorni tra due-tre anni. E poi non so se avrò altre possibilità. Ma la voglia è tanta. A casa mi prendono anche un po' in giro, leggo libri sul cammino (ne ho riempita la casa), vado a lavorare a piedi (5 km di salita), appena posso (purtroppo non quanto vorrei) scarpe e zaino e vado a macinare km a piedi.
Mi consolo pensando che anche tutto questo fa parte del cammino.
E se poi l'Apostolo vorrà proprio che io vada a trovarlo farà in modo che ci riesca. E se così non sarà va bene lo stesso. L'importante è vivere il momento presente al meglio. Per il resto ci preoccuperemo quando arriverà.

Pace e benedizione
Julo d.

 

[claudia]

L'importante è vivere il momento presente al meglio. Per il resto ci preoccuperemo quando arriverà.

Bravo Julo...hai trovato le parole giuste...
Anch'io sono un pò come te, leggo tutto sul cammino, mi "alleno" con zaino e scarponcini, faccio progetti sulla mia futura partenza...
A me mancano (se va tutto bene) ancora 4 anni, ma ogni giorno, leggendo le avventure dei pps, sento Santiago un pò più vicino...
Prima o poi arriverà anche il nostro momento e se così non fosse, meno male che possiamo vivere questa esperienza attraverso i racconti dei nostri magnifici amici!!!
Claudia

 

[Julo]

Inoltre sto scoprendo che questo periodo serve anche ad una purificazione delle intenzioni. All'inizio c'era in me anche tanta voglia di potermi 'vantare', man mano che passa il tempo questo sta scomparendo. Emergono invece alcune cose che non sospettavo.
Penso che non c'è mai un unico motivo, un unico perché che ci spinge verso Santiago. Anzi, le vere motivazioni sono quelle di cui, più difficilmente, siamo coscienti. Ebbene, questo tempo prolungato di preparazione serve anche a farle affiorare, ad essere più coscienti di cosa significhi mettersi in cammino (e non in viaggio) verso la tomba dell'Apostolo.
E anche a capire che il cammino non inizia col primo passo, ma molto prima.

È un dono anche questo

Pace e benedizione
Julo d.