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Diario Il Fly sulla Via de la Plata

freespirit

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Dunque, è ufficiale. Il mitico flyover è a Sevilla. Come promesso, anzi "minacciato"..., prima della sua partenza sono andata a controllare la sua mochila: misure, contenuto, cinghie, assetto.
E' stato bravissimo, devo dire. :) Al suo terzo cammino in un anno e mezzo, e dopo alcune normalissime ed inevitabili sviste di valutazione, il nostro fly ha approntato uno zaino "quasi" perfetto, riducendo all'essenziale cio' che spesso sembra irrinunciabile.
Gli auguro un Cammino speciale e fertile, gli auguro paesaggi che gli appaghino gli occhi e l'animo, e gli auguro incontri indimenticabili e passi ricchi di senso. E gli auguro anche pochissimi giorni di pioggia..!
Vi posto qualche foto che gli ho fatto a poche ore dalla partenza del suo aereo, e confesso che mentre facevo queste foto provavo una invidia...ma una invidia..!!! ....quella "buona", pero'! ;)

Buen Camino, amico fly.......di cuore.



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Che dire, Amici....e' bello aprire la finestra sul nostro Forum e trovarvi i vostri calorosi abbracci: e' vero che sul Cammino non si e' mai soli,ma in piu' io ho la vostra compagnia e,diamine! me la tengo stretta stretta! :abbraccio: Oggi tappa tranquilla destinazione Castilblanco. A parte un toro che ho dovuto scansare a viva forza....ok, Ermanno...cambio subito registro. :D Inutile dire che le descrizioni di Angelo le ho riviste nei paesaggi di questa bella Andalusia:non sono bravo come lui a descriverli,ma le sensazioni sono pressoche' le stesse. Rispetto al Francese, ho trovato una natura piu' austera ed un ambiente meno ridanciano. Non c'e' "aria di festa" qui:pressoche' tutti i pellegrini hanno gia' percorso alcuni Cammini e quindi leggi nei loro visi consapevolezza e "maturita' pellegrina" al posto della meraviglia fanciullesca che anima i camminanti sul Francese. Mi devo abituare ai silenzi carichi di significato di queste vallate,alla mitezza con cui anche il vento spira tra le piante quasi a non volerle disturbare;e poi questi villaggi in cui il bianco ed il giallo ocra la fanno da padrone e riflettono il calore di una terra senza tempo.Nonostante il percorso sia segnalato egregiamente,qui sarebbe bello perdersi e farsi trasportare dalla brezza che sa di arancio e rosmarino.Qui e' tutto molto strano,a partire dal sole che rispetto al Francese, sembra sorgere dalla parte sbagliata,al fatto che devi guadare i ruscelli invece di vederli scorrere a lato,alla seccatura di dover percorrere tanta strada asfaltata. La Plata non regala niente e non fa sconti:pero' se la accarezzi per il verso giusto diventa fedele amica porgendoti tutto il proprio calore. Domani tappa impegnativa:30 km senza trovare un punto di ristoro o una fonte se non a destinazione...la Plata non fa sconti ed io non vedo l'ora di conquistarmi il mio posto tra le sue amabili braccia. Hasta la proxima,peregrinos. Un abrazo desde el sol de Andalusia. Vuestro Fly
 
Real de la Jara. Oggi tappa corta corta ma splendida per paesaggio ed atmosfera. Le querce che si affacciano sui laghetti danno a tutto una dimensione da sogno. Animali, tanti, ti osservano silenziosi al tuo passaggio quasi a non voler disturbare la tua quiete. Ieri i 16 km che mi separavano dal Berrocal me li sono bevuti d'un fiato a testa bassa. Nelle orecchie la mia musica (si, sulla strada mi concedo l'I Pod che poi tolgo appena scorgo la trazzera), la mia musica preferita e ....sentite questa: dopo un paio d'ore "mi scordo" di avere le cuffiette. Sento la vibrazione del cell ed in automatico lo pongo all'orecchio: ho sentito un "CIOCK!!!" dentro la testa e per una frazione di secondo si e' spenta la luce: :o le onde elettromagnetiche del cell hanno fatto cortocircuito con quelle dell'I Pod e per una buona mezz'ora il Fly e' diventato completamente sordo dall'orecchio destro!!! Non nego di aver avuto paura,ma non potevo far nulla. Poi per fortuna tutto e' tornato normale.Ho imboccato il Berrocal con una felicita' nuova,grato di sentire ancora i passeri sugli alberi che sono diventati la musica piu' bella che avessi mai ascoltato!Questa cosa mi ha fatto pensare, perche' sul Cammino tutto diventa lezione e consapevolezza...inutile tentare di spiegare...lo sapete come lo so io,quindi vi lascio trarre le conclusioni. Domani tappa tranquilla per Monasterio. Purtroppo il sole e' andato (si prevedono acquazzoni) e siccome il Fly viaggia a batterie solari,dovra' aspettare almeno fino a martedi' per ricaricarsi il fisico. Pero' va bene cosi':dove non arriva il fisico arriva la mente...e soprattutto ilcuore! Un abbraccio a tutti voi, Amici pps. Hasta la proxima!
 
Zafra.Vogliamo toglierci un poco di prosciutto dagli occhi? Al di la' dei paesaggi stupendi,sto incontrando la stessa spiritualita' che potrebbe esserci a Wall Street: ma e' un Cammino o una botta di bellissimo trekking? La gente extremeña e' delicata come l'erpice a dischi che portano attaccata dietro al trattore,non c'e' ospitalita' e si approfittano della situazione. Ieri una pellegrina con le vesciche grandi come nocciole e' stata avvicinata da un buon samaritano che si e' offerto gratuitamente di portarle lo zaino con la macchina. Lei ha accettato bendicendo Dio di averlo fatto arrivare proprio li'...peccato che poi le abbia chiesto 10 euri. Chi si approfitta delle pene altrui e' un criminale! Per non parlare del menu del pellegrino: mi hanno presentato un piatto di carne a Fuente de Cantos che mi sarei vergognato a darla ai cani randagi: il pellegrino non pretende,il pellegrino ringrazia...ma non vuol nemmeno essere preso per il sulo! Questa te la mangi te: portami una cosa commestibile! No hay problemas: son 20 euro! Albergue con colazione compresa:peccato che al mattino dopo ti danno il buongiorno con due fette di pane secco e una brodazza di caffe': la marmellata e' finita,il latte e' finito, il burro pure:allora tornatene a casa, ma prima telefona perche' la tua signora..... :? Perche' la gente e' cattiva? boh...Non ho trovato una chiesa aperta:al pomeriggio qui fa la siesta anche l'Altissimo. Pero' cammino,canto e mi diverto: quest'anno faccio trekking...la prossima volta faro' un pellegrinaggio da tutt'altra parte,magari visitero' tutti i peggiori barrios del sudamerica: se me sacan el bolsillo almeno non sara' una sorpresa! Scusate ma oggi mi gira cosi'. A voi invece vi voglio un mare di bene! :bacibaci: Dalla nave pirata e' tutto. Fly
 
Embalse de Alcantara in una splendida giornata di sole. Ormai cammino da 15 giorni e continuano le sensazioni contrastanti.All'alba,solitamente,lasciando le ultime case di qualsiasi villaggio,un tunnel sempre uguale a se stesso ti ingoia,tra vigneti o quant'altro e strade diritte che ti masticano e ti sputano 6 ore dopo nel villaggio successivo.Non e' dura per le gambe:lo e' per la mente! La gente continua ad essere ruvida:a Torremejia il parroco ha rifiutato la comunione ad una gitana. Io non giudico,ma dico solo che dalla parte delle panche,non e' apparso il gesto piu' caritatevole del mondo;dall'altro lato,spalle all'officiante,un Cristo dalla Croce osservava,secondo me perplesso,chi si e' arrogato il diritto di porsi sopra di Lui. Gia',le chiese:aprono alle sette per la messa e chiudono alle sette e mezzo:sui campanili dimorano le cicogne: praticamente la Casa di Dio serve piu' a loro che ai cristiani. Manca lo spirito pellegrino:sul Francese, qualsiasi cosa lungo la strada ti ricorda Santiago,e' come una continua e giornaliera preparazione al momento culminante; qui no,qui niente ricorda Santiago:niente conchas,niente statue dell'Apostolo,poche frecce gialle ma solo questi pesanti cubi di pietra con l'arco de Caparra! Io non devo andare a Caparra,devo portare il mio piccolo fardello tra le braccia del Santo...ma Lui da qui non si percepisce,Lui da qui e' lontanissimo.Qui si parla solo di tori e della campagna:le coltivazioni infinite e le pozze di sangue raffermo davanti alle stalle de las Plazas de Toros stanno li' a ricordarcelo.Qui la morte e' spettacolo, ed il pellegrino che notoriamente,ama la vita, rimane perplesso. Non e' il caso di fare il pellegrino sulla Plata: non e' posto da pellegrini,e' posto da camminanti e da fricchettoni. I paesaggi sono strabilianti,e' vero:a volte belli di una struggente tristezza, a volte ridenti: mai banali, nemmeno quando per 20 kilometri non vedi niente di diverso da ginestre, quercioli e papaveri.Bel Cammino ma pessimo pellegrinaggio.Eppure il Fly non si fermerebbe neanche quando le gambe gridano vendetta:deve vedere cosa c'e' infondo all'ultimo tunnel,ben oltre il pomposo arco di Caparra! Vi abbraccio,pellegrinipersempre. Dalle sponde del fiume Tago.
 
Ciao Pellegrini,prima di tutto vi debbo una cosa:al di la' dei ricami,trine e organze che scaturiscono dalla mia mente,voglio fornire un'info di "servizio".E' dovere del pellegrino che sta "adelante" informare chi lo segue se qualcosa potrebbe compromettere il Cammino. Ma partiamo dal principio:giorno 18 maggio. Parto da Grimaldo direzione Carcaboso sotto una pioggia da apocalisse. Dopo un paio d'ore, attraverso un ponticello di fianco ad un canale artificiale:tre frecceed un cubo giallo mi mandano a destra:eseguo.Dopo trecento metri un altro cubo giallo e poi...piu' niente! Il canale tende decisamente verso destra,ovvero dalla arte opposta del Cammino: vedo la torre ottagonale di Galisteo,e' li' che evo andare,ma la stradami porta dalla parte opposta. A sinistra nulla: una Finca in cui e' proibito l'ingresso. Torno indietro. Piove a dirotto. Altri pellegrini sulla psta, vagano come sto facendo io: dentro ai nostri ponchos, sembriamo tanti Quasimodo in crca di Notre Dame! Una stradina verso sinistra con...ben 4 frecce ROSSE! Rosse? Beh, sono pur sempre frecce e non c'e' alternativa! Andiamo: dopo 500 metri il tratturo termina in un campo: continuiamo nell'erba alta e fradicia per rovarci ben presto davanti ad na rete:niente! Torniamo indietro ed i Quasimodo auentano e viaggiano in tutte le direzioni con la faccia a punto interrogativo. I tedeschi si aggrappano alla loro guida con fiducia cieca in un libriccino fradicio ed inutile.I latini sacramentano. Tentiamo di nuovo la via del canale anche se va dalla parte opposta a Galisteo.Almeno due chilometri per trovare un cartello: "Pista Cortada"! Ed ora? I quasimodo ormai sono come formiche a cui hanno distrutto il formicaio: giriamo a vuoto da ormai due ore. Mi fiondo in una finca dove vedo una macchina: l'allevatore mi vede da lontano: ti sei perso, vero? E sorridendo mi da' la soluzione: Lafinca con la scritta "Prohibido el paso!!!" La soluzione e' li'. Torniamo indietro,a questo punto le scuole di pensiero sono due: gli anglosasoni: "Nein! Das Ist Verboten!!!!" I latini: "ma che ce frega!" Apro il cancelletto verde e....sorpresa: mi colpisce una mano di vernice bianca sul cancello...sotto c'e' ben cancellata, una freccia gialla! Entriamo urlando nella finca, facciamo 200 metri, altro cancello e...freccia gialla su una quercia! Il villico ha sabotato il Cammino!!! Arriviamo a Galisteo con 2 ore di ritardo e piu' sulla tabella di marcia: ormai Carcaboso e' un miraggio e tutti ci fermiamo a Galiteo a strizzare i panni! Becco una macchina della Guardia Civil, la fermo e racconto il fatto. Si, lo sappiamo: il contadino e' in guerra con il sindaco per l'espropriazione di n pezzo di terra: proprio quello della finca! Risultato: per far dispetto al sindaco e rovinargli il buon nome, il contadino trucca le frecce per far perdere i pellegrini! Ergo: chi proviene da Grimaldo,quando passa il ponticello del canale, vada a destra, superi la casa diroccata con il tel di un albergue scritto in vernice nera e tenga gli occhi aperti: dopo un po' sulla sx vedra' un cancelletto verde con una macchia di vernice bianca: entri e vada dritto fino al prossimo cancello!!!!!! Mannaggia!!!! Per le considerazioni mistiche ci si sente piu' tardi o domani. Hasta siempre! Fly
 
Rieccomi qua. Prima c'erano una cinquantina di persone che premevano per cacciarmi dall'unico computer disponibile nel bar: "Fly! Allora!!! Quanto c'hai?" Andavo di fretta e rileggendo il mio post noto di aver perso un certo quantitativo di vocali: se nn sono stato chiaro, fatemi sapere che vi daro' ulteriori spiegazioni. Oggi sono ad Halamantica (Salamanca per i non romani ;) ) Tempo stupendo ormai da qualche giorno. Mi e' sembrato di capire che Angelo e' giunto a Santiago: congratulazioni, pellegrino! A me mancano ancora quasi 500 km,ma il morale e' alto ed il trekking continua senza scosse. Ancora chiese chiuse! "Fly!!!! ma la finisci di menarcela con questa storia? Abbiamo capito!" No,la cosa e' di fondamentale importanza! Cammino con la piccola Giulia al mio fianco, ve l'avevo detto;e le avevo promesso un lumino in ogni chiesa per costruire un ideale via della plata illuminata da Siviglia a Santiago e lungo quel sentiero di lucine indicarle la Via e lasciarla tra le braccia dell'Apostolo. Fino ad ora ne ho accese tre, e non va bene!La chiesa e' importante in un pellegrinaggio:sara' pur vero che Dio e' ovunque, ma qui sul Cammino lo sentirei piu' prossimo se potessi meditare un po' tra le Sacre Immagini o tentare di ricordare le preghiere che mi insegnava mia madre: sarebbe un modo per starLe vicino,invece....! A Caceres c'e n'era una aperta: entro: un paravento copriva l'entrata. "Un euro per vedere",manco fosse un tavolo da poker. Ok, e' il prezzo di una birretta, ne vale la pena. "Tienes el sello por la credencial, por favor?" "No, aqui' no tenemos ni un sello!" Trenta secondi dopo stavo con le gambe sotto al tavolino sorseggiandomi una birra gelata e Giulia la sua solita Fanta. Dio e' davvero ovunque! Ora l'ho capito e non tento piu' di spingere i portali delle chiese,quindi non vi tediero' piu'. Per il resto, che dire? La gente di Castiglia e' piu' "maneggevole" de los Extremeños e questo e' buono assai. I paesaggi sono sempre incantevoli e la strada buona sia con me che con Giulia. Giulia non si ferma mai: cammina sempre anche quando io mi fermo per la pausa sigaretta, e questo e' bello. A volte sparisce: succede quando appare quello che io chiamo "il vispo tereso": un olandese appiccicoso come la colla di pesce che mi appare dovunque fin dalla prima tappa. Non lo zitti nemmeno se lo bombardi col napalm: se io lo guardo torvo e non gli rispondo (il che succede sistematicamente da venti giorni) lui saltella vispoteresizzando verso il prossimo pellegrino e lo soverchia di parole (sempre inutili) fino a che ne incontra un altro e via dicendo....! Qualcuno si e' preso la briga di cronometrare i suoi silenzi: non hanno mai superato i sette secondi!!! Domenica a Fuenterroble (gia',Fuenterroble:il "mitico" padre Blas meriterebbe un post tutto suo, ma sto ancora cercando di capire alcune cose che non mi sono chiare, quindi rimando) domenica, dicevo, mi sono aperto una mano con una scatoletta di tonno a strappo:(non il tonno a strappo, la scatoletta! :? ) e' finita con quattro punti di sutura nella mano e l'uso limitato della stessa. Perche' ve lo racconto? Perche' lo scorso ottobre venne a trovarmi a Roma un amico pellegrino dalla Germania. Un giorno stavamo in fila per visitare la Galleria Borghese, ed una signorina esce dalla fila, ci osserva e si illumina il viso con il piu' dolce dei sorrisi. Aveva notato la piccola concha di metallo che avevamo entrambi al collo, e ci indica che ne aveva una uguale. Era una ragazza americana appena tornata dal Francese e si stava regalando come premio un giro nelle capitali europee. Particolare di primaria importanza: la chica aveva un braccio solo. Abbiamo parlato a lungo delle nostre impressioni sul Cammino,poi lei (di sua sponte) ci illustro' come caricare lo zaino con una mano sola, come fare il bucato e strizzare i panni ed altre cose che a noi "bimani" sembrano scontate! Sono due giorni che le sue lezioni mi stanno tornando utili e per la serie "niente accade per caso", so come maneggiare il mondo pellegrino con l'ausilio di un solo arto! Fino a lunedi' almeno, quando leveranno i punti. Vi ho tediato abbastanza? Credo di si,quindi vi abbraccio forte e a presto! Sempre vostro. Fly :abbraccio:
 
Eccomi qui di nuovo. Un giorno intero di riposo dopo che per 23 giorni le mie gambe hanno macinato strada e la mia mente ha macinato pensieri.La Ricerca,questo e' lo scopo del viaggio: camminare verso l'orizzonte con la consapevolezza che esso e' irraggiungibile.Non c'e' una meta,c'e' solo il viaggio e l'arrivo dal Santo una sacra e beneaugurante sosta prima di partire di nuovo. Fortunato l'uomo che non ha radici,perche' la sua casa e' il mondo! Oggi la mia casa e' Salamanca,domani chissa' e da qui ripercorro la mia ricerca spirituale che e' cominciata da bambino quando ho cominciato a servire Messa, e' continuata attraverso le parrocchie che profumavano di casa,e poi via via piu' lontano: templi taoisti a Taiwan,ashram indiani e comunita' di sconvolti. Ho mangiato sarde fritte con i Giudei e bevuto te' con i monaci buddisti di Wat Po,ho incontrato Quaccheri,atei, pastori protestanti e missionari cattolici,agnostici, filosofi e rivoluzionari comunisti. Ho parlato con Imam a Jeddah cosi' come con i Rabbi a Tel Aviv,ho partecipato a riti Hindu e ho visto il sorriso amorevole nel volto elefantino di Ganesha. Ho cercato conforto ma non ho mai chiesto nulla: Dio non e' un facitore di grazie,piuttosto una guida, un esempio per camminare nel mondo alzando meno polvere possibile e lasciarlo un millimetro migliore di come lo abbiamo trovato. Sono al mio terzo viaggio verso la Casa dell'Apostolo,ed ogni volta e' stata diversa ma sempre con la costante della ricerca,anzi: la Ricerca. Ho la consapevolezza che non c'e' risposta,ma finche' avro' da domandare non mi fermero' mai. Finche' ci saranno cose che mi fanno ferocemente arrabbiare,saro' vivo. Finche' potro' dividere la mia frutta con un somarello lasciato troppo solo dall'egoismo di chi crede di conoscere la Verita',la mia vita avra' un senso...perche' credetemi: senza essere tacciato di blasfemia, sono riuscito a vedere l'impronta di Dio anche negli occhi tristi e liquidi di un asinello col quale ho diviso pesche e mele. Ecco perche' non busso piu' alle porte chiuse.Qui fuori c'e' tutto quello che serve. Credo di aver fatto un passo importante anche se mi ci sono voluti 513 km per arrivarci. E da oggi sono di nuovo in Pellegrinaggio.Fly
 
Zamora! Ho iniziato a camminare molto presto,stamattina sotto ad un cielo di piombo e con un vento affatto piacevole.Il pellegrino Fly da' il meglio di se alle alte temperature come certi detersivi per la lavatrice! Per fortuna adesso e' tornato il sole. Ma non vorrei parlarvi di questo: vado indietro di qualche giorno,nella tappa che da Fuenterroble porta a San Pedro. Vispotereso, in mezzo ad una camionata di inutili facezie,l'altro giorno ne ha detta una che finalmente merita una riflessione: e' entrato in albergue con le mani aperte a mimare un abbraccio collettivo e ha detto:"Per 45 giorni, questa e' la mia famiglia! I pellegrini di questo albergue, sono la mia attuale famiglia!" Vero! In questa famiglia, io con i miei (ormai non piu' verdi) 52 anni,sarei il piu' giovane :o ,il piu' vecchio,e' uno svedese di 79 anni! Dico "sarei" il piu' giovane, se non fosse per Videl che ha la meta' dei miei anni. Mi piace Videl nonostante il nome di origine aramaica (che vuol dire "ti vedo",la cui radice, e' nelle parole "video, idea, dea, dio"...e tutto cio' che rimanda ad una visione)il ragazzo e' italianissimo. Di Rieti. Mi fa simpatia perche' mi ricorda me alla sua eta',perso a cercare se stesso dentro ai libri che si leggono in quel momento della vita: Kerouac,Thoreau,Hesse,Bach,Coelho,Chatwin....ha la testa piena di emozioni e di buona cultura ed e' un grande Ricercatore della Verita'.Arrivera' il giorno che fara' "pulizia in soffitta",cambiera' letture e poi ancora piu' avanti seguira' il consiglio di Hume (o Berkeley...non ricordo...) e buttera' i libri nel caminetto per distillare tutto il sapere con il proprio cuore. Certamente hanno piu' valore due etti dei suoi pensieri, che non due tonnellate di quelli del vispotereso che ha piu' del doppio dei suoi anni! Gia' cosi' il ragazzo mi intriga, quando poi ho saputo che e' il figlio di un mio collega ai tempi della gloriosa Compagnia aerea...mamma mia! Io e suo padre abbiamo solcato gli stessi cieli, adesso sto solcando i sentieri del Santo con il figlio! Marcello, (questo e' il nome del papa') ha in comune con me che ad entrambi hanno amputato le ali. Nel mio caso e' stato un manipolo di pagliacci,nel suo un brutto male. La tragedia e la farsa seguono a volte le stesse strade, solo che la tragedia finisce in Piazza del Silenzio e la farsa in un pollaio! Vorrei adottarlo a Videl! Quando cammino, durante la tappa, non amo parlare con i pellegrini: preferisco parlare con me stesso ed ascoltare la natura. Con Videl ho fatto una piacevole eccezione ed abbiamo scambiato i nostri pensieri per ore. Tanto per farvi capire, Videl e' l'unico pellegrino che e' al corrente della mia "missione": essendo i genitori di Giulia atei,la piccola non e' mai stata battezzata e non ha ricevuto alcun tipo di sacramento. Anche il suo funerale,e' stato un semplice "chiudere la cassa e andare alla cremazione". Mi sono preso quindi la briga di portarla dopo 1000 km tra le braccia dell'Apostolo, affinche' lui la porti in paradiso. Ma sto divagando: stavamo camminando lungo una strada asfaltata dritta, lunga ed assolata parlando, quando trecento metri sulla nostra sinistra sentiamo delle voci concitate: tre uomini a cavallo con una pica in mano, stavano inseguendo un torello che era fuggito, oppure lo volevano condurre al pascolo. "Guarda,Videl...i cow boy!" Videl mi stava raccontando qualcosa circa i drammaturghi romeni :? ride alla mia battuta e continua la sua spiegazione. Il torello ed i tre cow boys, scompaiono dietro ad un boschetto. Poco dopo udiamo le stesse voci: stavolta a non piu' di trenta metri da noi. Il torello corre verso un muretto a secco, tenta di saltarlo ma rimane appeso sulla pancia con le zampe che mulinano nel vuoto a 20cm da terra. Inizia un movimento in avanti e indietro per liberarsi e...tre metri di muro cadono a terra come un castello di carte! In breve il torello in breve e' sulla strada ma invece di attraversarla, vede questi due strani figuri (Videl ed io) e si volta verso di noi. Adesso e' rivolto nella nostra direzione a non piu' di 30 metri. Immobile! Sembra il monumento di se stesso: la statua del toreello sfondamuri! Non ha l'aria minacciosa,e' letteralmente immobile. I cow boys iniziano ad urlare: "andate via! Scappate! Saltate il muro!" Videl e' una saetta, io meno ;) in un salto scavalca il muretto. Io penso:"...zo scavalco a fare? questo i muri li abbatte!" ma tant'e': appoggio la mano sinistra sul muro e la ferita fa corto circuito con la spalla che duole per l'antitetanica. Strozzo un urlaccio in gola, Videl capisce al volo, mi prende per il braccio e mi aiuta a saltare. Sono a cavalcioni del muretto ed osservo il torello,fermo immobile nella stessa posizione. Mi scappa un sorriso, e Videl: "chi e' rimasto in strada?" "Giulia!" Rispondo. Videl ride. Il torello e la bambina si stanno guardando e lui mansueto si fa accarezzare la fronte. Lo so che non e' cosi', ma lasciatemelo pensare. Di colpo il torello mansueto va spontaneamente verso un cancello color arancio,seguito dai tre cow boys. Noi tre riprendiamo la nostra strada in silenzio. In quel posto magico rimangono soltanto i drammaturghi romeni. Fly
 
Puebla de Sanabria,oggi. Bellissimo giorno di sole dopo 5 giorni di nuvole pesanti e pioggia. Un vento che non vuole sentir ragioni,sta soffiando per spazzare il cielo e nonostante la temperatura sia bassina anziche' no,questo soffiare incessante ha permesso al sole di mostrarsi di nuovo. E cosi' mi godo dal belvedere di fianco alla Rocca di questo splendido paese,un panorama della Valle del Tera che sembra fotografato personalmente da un dio allegro e amante del bello.Un presepe fuori stagione. A Montamarta ho lasciato la Plata per il Sanabres. Il cammino prevedeva una tappa a Granja de Moruela ed il giorno dopo a Tabara. Durante la notte, a Montamarta, un pellegrino nervoso ed incattivito da una cena troppo pesante o chissa' cos'altro,ha cominciato a strillare e a sacramentare dentro all'albergue che era immerso nel sonno,perche' non poteva sentir russare! :o Ha cominciato a scuotere le brande di chi russava, con volgare violenza;ha acceso la luce...e' stato quasi preso a pedate da un bicigrino e a parolacce dal resto del mondo! Era qualche giorno che questo anziano e tranquillo ornitologo olandese di oltre settant'anni,dava segni di insofferenza nei confronti dei roncador (me compreso nonostante avessimo spesso camminato assieme nelle settimane precedenti),quella notte a Montamarta gli e' partito l'embolo definitivamente. Ecco perche' quasi tutti hanno tagliato l'angolo che unisce Montamarta,Granja e Tabara, portandosi direttamente a Tabara lungo la carrettera e seguendo l'ipotenusa dell'ideale triangolo,e saltando a pie' pari Granja de Moruela. La situazione era troppo tesa per passare un'altra notte nello stesso albergue con questo pellegrino astioso. Cosi' e' iniziato il Sanabres. Pero' il taglio mi ha regalato un nuovo amico che si e' aggiunto a Videl e a me: si tratta di Paco,sessantasette anni pieni di vitalita' ed una soluzione sempre a portata di mano. Videl ed io lo chiamiamo ormai "zio Paco" e lui a volte si rivolge a noi con un bellissimo "mi hijo". Adoro quando mi chiama "mi hijo": il mio genitore non si e' mai rivolto a me con l'appellativo di "figlio mio"...non nego che mi piaccia,mi fa sentire bene,mi fa sentire....importante! "Figlio mio"! che bella parola! Forse perche' io non la potro' mai pronunciare,ho cominciato a chiamare Videl "nipote": e' diventata cosi' una bella famiglia in cammino lungo questi sentieri verdi e solcati come vene azzurre da acque limpidissime.A Tabara sono passato al centro de salud per togliere i punti dalla mano (ovviamente zio Paco e Videl hanno fatto la fila con me per sincerarsi che tutto andasse bene),adesso che ho recuperato pienamente la funzionalita', mi e' rimasto il "tic" di caricarmi lo zaino con la destra e basta:cosi' tanto per promemoria! Domani Lubian: dice che si chiama cosi' da "lobo", lupo, perche' c'e' tuttora un serraglio/trappola dove i pastori attiravano i lupi con una pecora per renderli...inoffensivi. Questa storia affascina il vecchio lupo Fly,non vedo l'ora di annusare l'aria di Lubian e magari fermarmi un po' in quel serraglio. Questo Sanabres riserva molte sorprese,non vedo l'ora di scartarle tutte! Saluti anche da Giulia che corre con i caprioli,parla a ruota e si disseta con la Fanta durante la mia "pausa sigaretta". Un abbraccio dal mondo delle Fate e dei Folletti: il mio! :abbraccio: Fly
 
Cortello do Lobos. Cosi' si chiama la trappola per lupi di Lubian. L'ho cercata ma era in cima ad una cuesta muy ripida e le mie gambe hanno detto di no! Ho lanciato un ululato lupigno (tanto in campagna non sentiva nessuno (avro' rischiato una fucilata?) e sono sceso. Il paese, aveva un aspetto abbandonato: dico aveva perche' le pale eoliche che lo sovrastano come una selva di bianchi alberi rotanti, ha portato una certa ricchezza e quindi stanno rimettendo tutto a nuovo: piazze, fontane (una con tre teste di lupo) e casette una volta decadenti che sorgono a nuova vita. Per arrivarci abbiamo passato il mitico Padornelo:Lo confesso,me la son fatta tutta por carretera perche' la mia guida suggeriva questa soluzione per accorciare tre o quattro km. Si, il Cammino per campi e' bello, ma 800 km nelle gambe non ti permettono di fare il poeta romantico! Subida suave e senza salitacce ammazzagambe,tanto piu' che Videl ha le caviglie a pezzi! Mi domandavo: anticamente i pellegrini facevano di tutto per passare por carretera e adesso noi facciamo di tutto per passare per la campagna: cosa nasconde questo pensiero poco pratico dell'essere umano moderno? Oggi siamo arrivati a A Gudiña per campi. A parte la prima salita per il passo de Candia che mi ha spezzato letteralmente, il resto del percorso e' volato: sono in Galizia e respiro l'aria di Cammino,finalmente. Sono nella terra del Santo e tutto appare meno trekking e piu' Cammino. Adesso si, adesso e' Cammino! Tutto parla di Santiago, tutto parla di pellegrinaggio, saluto le persone in gallego e sono sereno. Giulia e' felice perche' su consiglio di zio Paco, adesso ha la sua brava credencial e la sellamos con cuidado dos veces al dia! Beve fanta e porta in mano il suo trofeo! Mancano solo 200 km,ma saranno i piu' belli di tutti.Ho cominciato a camminare il tre di maggio: oggi e' il tre di giugno, domani sono due mesi esatti che Giulia ha deciso di salutarci ed andare a sognare nell'isola felice dei bambini sfortunati. Oggi e' un bel giorno di sole. Oggi e' Cammino,oggi e' Galicia! Il passo che ha separato Castilla y Leon dalla Terra del Santo l'ho fatto pensando ai miei amici pps:abbiamo fatto quel passo tutti assieme....quanti siamo?....mille e fischia?Non era un passo era un boato di gioia compartita! Bom dia dao mundo dos niños felizces...e um pouco rebeldes.....
 
Ourense. Qui (o poco prima di qui) e' cambiato il panorama,lo spirito e le facce dei pellegrini. Per fare la Plata,bisogna avere le rotelle fuori posto: ho visto ottuagenari con lo spirito da trentenni...adesso vedo trentenni che sembrano ottuagenari! Precisi, vestiti con abiti tecnicissimi,poca fantasia ma attenti pianificatori di tappa (possono stare anche due ore a studiare venti chilometri di percorso) e GPS sempre accesi perche' non si sa mai!Nulla lasciato al caso, nulla lasciato all'inventiva, nulla lasciato all'avventura! Sulla Plata, l'unico armato di GPS era zio Paco: ci ha messo una settimana a capire che la striscia azzurra che gli appariva sullo schermo,non era un fiume, ma il percorso che avrebbe dovuto seguire! :shock: Lo evitava accuratamente per non bagnarsi i piedi. Un giorno mi indica la mappa ed inizia ad urlare trionfante: "Tabara! Tabara!" si Zio, basta che alzi gli occhi dal GPS e puoi vedere il paese. Lo ha spento per sempre! Adesso no, adesso lo sanno usare eccome! E quando alle cinque di mattina si tirano su la zip dello smanicato multitasca, lo fanno con un gesto che non da' adito a ripensamenti: "il pellegrino che non deve chiedere. Mai!" Ourense e' bella assai: oggi siamo andati (Paco, Videl, Luis, Carlos, il Fly e la piccola Giulia) a fare il bagno in certe pozze di acqua bollente che stanno appena fuori citta': una goduria,anzi, per noi pellegrini un vero lusso! Stasera pulpo a go go e domattina destinazione Cea, rinfrancati e contenti di essere qui. Il tempo non aiuta,ma va bene ugualmente:venerdi' (sabato piu' probabilmente) arriveremo a Santiago. Siamo quasi alla fine del viaggio e le cose da dire sarebbero molte,ma questo PC e' molto ambito e alle spalle del vecchio lupo la fila preme. Non portate mai con voi il GPS. Un abbraccio da Ourense,Galicia,Spagna,Europa,Terra, Universo, Casa.
 
Silleda.Nel precedente albergue a Castro Dozon, appariva una pubblicita', invito,suggerimento,esortazione,a fermarsi in un albergue privato qui in questa cittadina piuttosto grande che si chiama appunto,Silleda. Accettiamo il suggerimento. Lungo tutto il percorso, la solita locandina ci chiamava: lavadora...cocina...nuevo albergue...ricchi premi e cotillons...si erano semplicemente scordati di scrivere che apriva solo in estate,dal primo luglio! :o Siamo finiti da una signora (probabilmente la nonna di Scrooge) che affittava camere doppie per venti euri! Paco e' stato a contrattare per mezz'ora,e la nonnina e' scesa a 15! Info di servizio: a Silleda non ci sono albergues salvo a luglio e agosto...mah...! Mancano una quarantina di km alla meta:quasi 1000 nelle gambe ed i ricordi dei primi giorni gia' cominciano a farsi confusi: pare passato un secolo. La dolce Andalusia, la schizofrenica Extremadura, la paciosa Castilla e la mitica Galizia:quattro cammini distinti dove le emozioni erano al solito amplificate e la mente faticava a metabolizzarle. Tanti incontri,pochi amici, alcuni personaggi al limite della pazzia; beh....un po' suonati per fare la Plata lo dobbiamo essere, ma qualcuno se ne approfittava proprio! ;) Non e' stato il Cammino piu' bello della mia vita pellegrina e nemmeno il piu' divertente,pero' e' stato il piu' intenso ed il piu' carico di significati per via della "missione" che tutti conoscete. Dopo che avro' compiuto il mio dovere, mi faro' due passi verso Finisterra: vediamo se stavolta (terzo tentativo!) trovero' sole anziche' pioggia, nebbia e freddo becco. Poi appendero' (almeno per un po') gli scarponi al chiodo. Ci risentiremo quando il Fly sara' tornato a casa: grazie a tutti voi per le parole di incoraggiamento,la compagnia ed il tanto affetto. Vi voglio bene. Fly
 
Santiago,un giorno qualsiasi,cioe' oggi.Non lo racconto volentieri,cio' che sto per dirvi, ma ve lo devo perche' avete seguito con me i passi di Giulia.Sono arrivato a praza do Obradoiro sabato scorso e dopo tutto il rituale, e gli abbracci, e le foto,e dopo aver lanciato in aria i miei scarponi vecchi di 2700 km in tre anni di Cammini,mi sono recato all'officina del peregrino per le formalita',prima di lasciare Giulia al Santo. Si,avrei voluto la Compostela di Giulia. "La Compostela e' solo un pezzo di carta",e' cio' che i camminanti si ripetono sovente. Anche il certificato di nascita e' solo un pezzo di carta, ma senza di esso, semplicemente non esisti. Anche la patente e' solo un pezzo di carta, ma senza di esso (puoi essere anche Niki Lauda!) non ti lasciano guidare. Anche il biglietto aereo e' solo un pezzo di carta, ma se il Fly vuol tornare a casa, lo deve avere e a nessuno importa se ha al suo attivo 14500 ore di volo sul vecchio "tubo di ferro"!I pezzi di carta accompagnano tutta la nostra vita: se vuoi dimostrare che fai parte del popolo di Dio devi avere quello del battesimo,e poi quello del matrimonio eppoi quello della banca, quello delle tasse,quello che dice che la casa e' tua,quello del medico per avere le mrdicine che ti ha prescritto,quello per salire sull'autobus e pure quello di morte, che se non lo producono per te, alla societa' risultera' che sei immortale come l'Highlander! Anche dopo morto necessiti dei "`pezzi di carta",senno' manco ti seppelliscono e ti lasciano marcire in casa: per loro sei vivo! Sono un pellegrino ed ho camminato con un pensiero nella testa ed una missione. Si, lo avrei voluto quel pezzo di carta per la piccola,ma all'officina del pellegrino, tre facce da badge da dietro il bancone mi avvisavano che "solo chi cammina" puo' avere la credenziale! Giulia non ha mai potuto fare un passo in tutta la sua vita, cara la mia giovane befana acida e rinsecchita e non occorre che tu stia li' a ricordarmelo! Io sono qui proprio perche' lei non ha mai camminato! "puoi avere la compostela a nome tuo con il viatico per lei". Certo, per certificare che il Fly ha camminato! Lo so, ero con lui quando lo ha fatto, non occorre che me lo dica tu...e tagliati i baffi! Sono uscito da li' senza alcun pezzo di carta,ne' per me ne' soprattutto per lei. Nel pomeriggio raccontavo il fatto a zio Paco e lui senza indugio e' partito in quarta: "e' che tu non ti sei fatto capire: vado io che sono spagnolo"! Vai zio,fammi sognare! Invece niente! Tutto cio' che mi ha portato e' un "pezzo di carta" dove si certifica che Fly ha camminato per Giulia e che Giulia non ha mai camminato! Lo sapevo, questo lo sapevo: se e' per questo non ha mai fatto un milione di altre cose,non serve che lo metti per iscritto!Non lo voglio quel pezzo di carta: "Il pezzo di carta" vallo a dare a quelli che fanno 100 chilometri di autobus e scendono solo per timbrare la credencial e bere cerveza,che la fila qua dietro ne e' piena: e ridono, e si fanno beffe di chi ha i piedi martoriati e le caviglie gonfie come zampogne! Domenica sarei dovuto partire alla volta di Finisterra (oggi sarei dovuto essere ad Olveiroa) ma la stanchezza di 1046 km e 40 giorni di cammino mi e' piombata addosso tutto assieme:non avevo piu' alcuna motivazione: andateci voi a Finisterra,scribacchini della compostela col cuore di piombo pressofuso! Io vado a cambiare il biglietto (maledetti pezzi di carta...dov'e' il mio passaporto?!) e col primo volo disponibile me ne torno a casa. Giulia e' dove deve stare: io non lo so dov'e': e' sparita dalla mia vita il 4 di aprile, l'ho vista nella cassa e poi hanno chiuso:non lo so dov'e'.Ai genitori,di tutto questo non diro' nulla (tutto questo progetto infantile era nato solo dalla mia mente malata). Non si puo' accompagnare nessuno, Giulia non e' mai stata con me e' morta giovane e basta.Il fatto che riconoscesse (oltre a quella dei genitori e della nonna)solo la mia voce, mi ha portato fuori strada:per lei era solo una frequenza sonora che si accordava al suo fragile udito,niente di piu'! Io alla soglia dei 52 anni potrei essere gia' nonno ma purtroppo ho una testa da sciocco ragazzino sognatore. Questo ultimo Cammino si e' portato via le mie illusioni ed i miei "progetti di missioni fantasiose"per sempre. Sono sveglio adesso ed ho capito che e' l'ora di diventare grandi e smetterla con i sogni alla Coelho: De Andre' diceva che fino a 18 siamo tutti poeti, dopo i diciotto i poeti veri restano un numero limitato:tutti gli altri e' meglio che si dedichino a fare altro: sono fuori tempo massimo ma mi daro' da fare.(Wow! meglio tardi che mai,no?) Dove si ritira il documento per certificare che voglio diventare un ometto serio e senza sogni infantili da romantico ragazzino? E scusate lo sfogo: non lo faccio piu',prometto. Saluti dalla biblioteca comunale. Fly
 
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