Premetto che sono partito da Porto e non da Lisbona o Coimbra, a cavallo tra luglio e agosto 2019.
In Portogallo e Spagna in genere puoi scordarti di trovare un bar aperto la mattina presto (pochissime eccezioni), per cui se non hai le tue cose per fare colazione, potresti dover aspettare ore ed ore prima di prendere anche solo un caffè. Inoltre non tutti gli ostelli hanno le macchinette a moneta per il caffè o cappuccino o the o quello che prendi tu, e non tutti gli ostelli hanno del cibo gratis lasciato da altri pellegrini (anche solo bustine di the). Laddove le macchinette ci fossero, a volte staccano comunque l’elettricità la sera e la mattina presto ti trovi dunque che stai partendo e ancora non è stata attaccata. Nel mio caso ho avuto la fortuna di pensarci prima e sono partito con le bustine di Nescafe solubile. Sì, fa schifo anche a me, eppure ti assicuro che quando non c’è assolutamente niente a disposizione, diventa una benedizione potersi scaldare dell’acqua e farsi un Nescafe o un the prima di partire, magari mentre prepari lo zaino alle 5 di mattina.
Per quanto riguarda il caffè, troverai che l’espresso al bar in Portogallo non ha niente da invidiare al nostro caffè, in più costa tipo 0.65 euro, mentre in Spagna non è un granché e costa come e più del nostro.
Il cibo sinceramente mi ha annoiato parecchio in entrambi i paesi. Il famoso polpo alla Gallega non è altro che un polpo affogato nell’olio, mentre le cozze le ho trovate sempre secche (le ho mangiate spesso). Di solito i ristoranti hanno il menù del pellegrino, il menù del giorno oppure il menù alla carta: ti conviene guardarli tutti, a volte mangi meglio e spendi meno scegliendo dal menù. Le porzioni in generale, però, sono abbondanti. Lungo il cammino trovi ceste di frutta che la gente lascia a disposizione dei pellegrini, a volte gratis, a volte chiedendo di lasciare un “donativo”. Fermarsi lungo i piccoli negozi di alimentari per prendere della frutta è un’idea ottima ed economica. Spesso lungo il cammino trovi alberi da frutto e pannocchie, e puoi semplicemente servirti.
Io all’estero non vado mai nei ristoranti italiani (a meno che non mi trovi in un periodo in cui all’estero sto vivendo); però durante il mio cammino, proprio a causa dell’insoddisfazione per il cibo, mi sono trovato un paio di volte a farlo, e in entrambi i casi la scelta è stata ottima: a Pontevedra sono stato alla “Piada Romagnola”, piadine ottime con mille gusti!! Ma soprattutto a Santiago dovete assolutamente andare a “Sicilia in bocca”, si mangia benissimo e quei ragazzi sono davvero fantastici. Vi dico solo che ci sono stato a pranzo e a cena il giorno che sono arrivato a Santiago, ed ancora a pranzo quando sono tornato da Finisterre per prendere l'aereo. Entrambi i posti li trovate su Google.
Quello che non costa niente in Portogallo e Spagna sono vino e birra. Hanno un buon vino bianco che si chiama Albarinho, vi consiglio di chiedere quello invece del vino della casa (un bicchiere a seconda del posto e del tipo di Albarinho costa tra 1,50 e 2,50 euro), e della birra locale doppio malto (si dice “tostada”) che non è male, se sei uno come me che odia la birra Lager (altrimenti la Estrella o la 1906 vanno benissimo).
Buona mangiata!
In Portogallo e Spagna in genere puoi scordarti di trovare un bar aperto la mattina presto (pochissime eccezioni), per cui se non hai le tue cose per fare colazione, potresti dover aspettare ore ed ore prima di prendere anche solo un caffè. Inoltre non tutti gli ostelli hanno le macchinette a moneta per il caffè o cappuccino o the o quello che prendi tu, e non tutti gli ostelli hanno del cibo gratis lasciato da altri pellegrini (anche solo bustine di the). Laddove le macchinette ci fossero, a volte staccano comunque l’elettricità la sera e la mattina presto ti trovi dunque che stai partendo e ancora non è stata attaccata. Nel mio caso ho avuto la fortuna di pensarci prima e sono partito con le bustine di Nescafe solubile. Sì, fa schifo anche a me, eppure ti assicuro che quando non c’è assolutamente niente a disposizione, diventa una benedizione potersi scaldare dell’acqua e farsi un Nescafe o un the prima di partire, magari mentre prepari lo zaino alle 5 di mattina.
Per quanto riguarda il caffè, troverai che l’espresso al bar in Portogallo non ha niente da invidiare al nostro caffè, in più costa tipo 0.65 euro, mentre in Spagna non è un granché e costa come e più del nostro.
Il cibo sinceramente mi ha annoiato parecchio in entrambi i paesi. Il famoso polpo alla Gallega non è altro che un polpo affogato nell’olio, mentre le cozze le ho trovate sempre secche (le ho mangiate spesso). Di solito i ristoranti hanno il menù del pellegrino, il menù del giorno oppure il menù alla carta: ti conviene guardarli tutti, a volte mangi meglio e spendi meno scegliendo dal menù. Le porzioni in generale, però, sono abbondanti. Lungo il cammino trovi ceste di frutta che la gente lascia a disposizione dei pellegrini, a volte gratis, a volte chiedendo di lasciare un “donativo”. Fermarsi lungo i piccoli negozi di alimentari per prendere della frutta è un’idea ottima ed economica. Spesso lungo il cammino trovi alberi da frutto e pannocchie, e puoi semplicemente servirti.
Io all’estero non vado mai nei ristoranti italiani (a meno che non mi trovi in un periodo in cui all’estero sto vivendo); però durante il mio cammino, proprio a causa dell’insoddisfazione per il cibo, mi sono trovato un paio di volte a farlo, e in entrambi i casi la scelta è stata ottima: a Pontevedra sono stato alla “Piada Romagnola”, piadine ottime con mille gusti!! Ma soprattutto a Santiago dovete assolutamente andare a “Sicilia in bocca”, si mangia benissimo e quei ragazzi sono davvero fantastici. Vi dico solo che ci sono stato a pranzo e a cena il giorno che sono arrivato a Santiago, ed ancora a pranzo quando sono tornato da Finisterre per prendere l'aereo. Entrambi i posti li trovate su Google.
Quello che non costa niente in Portogallo e Spagna sono vino e birra. Hanno un buon vino bianco che si chiama Albarinho, vi consiglio di chiedere quello invece del vino della casa (un bicchiere a seconda del posto e del tipo di Albarinho costa tra 1,50 e 2,50 euro), e della birra locale doppio malto (si dice “tostada”) che non è male, se sei uno come me che odia la birra Lager (altrimenti la Estrella o la 1906 vanno benissimo).
Buona mangiata!