Legumi e affini sul Cammino

[santiago]

Uno dei risultati del mio cammino, è stato scegliere di diventare vegetariano: un insieme di motivazioni mi ha spinto nel 2007 a rifiutare di cibarmi di carne (e con essa le mie amate carbonara e amatriciana :cry: ).

Ecco...per chi mi chiedesse le motivazioni, dico che sono arrivato alla conclusione di voler fare più cammini possibili nella mia vita...e per farlo e stare bene, dopo aver letto ed ascoltato in giro e sentito qualcosa che mi veniva da dentro, ho preso la mia decisione.

Ora, il fatto è che lungo il mio cammino spesso mi sono 'salvato', soprattutto in Francia, grazie a notevoli e gustosi piatti di kebab, ma il pensiero di affrontare di nuovo le fatiche da tutti conosciute senza le proteine animali, mi dà da pensare.

Al di là di esagerati allarmi, mi chiedo e chiedo a voi se qualche amico vegetariano ha affrontato, e come, il suo cammino.

Una sorta di menù giornaliero da osservare con consigli e 'trucchi' per donare al nostro corpo efficienza e benessere.

Grazie!

S.

 

[StefaniaL]

So che il post è un po' vecchio, ma siccome sono vegetariana e non ho assolutamente voluto fare dei "passi indietro" proprio mentre ero in cammino, vorrei risponderti.

Premetto che ho affrontato il cammino da vegetariana e non da vegana, e quindi molto spesso di mattina mi sono concessa un pincho de tortilla de patatas. Ho sempre portato in zaino frutta sia fresca che secca, trovandola facilmente anche nei piccoli negozietti dei paesini. Ho sempre cercato di bere il più possibile, optando molte volte a pranzo per un gazpacho, o anche solo frutta e pane. A cena ho mangiato abbondantemente, anche se solitamente non è il massimo mangiare tanto di sera, ma non credo che in queste specifiche circostanze sia un problema. Magari è meglio non coricarsi immediatamente, ma andavo a dormire molto presto... finchè ho cominciato ad accompagnarmi a degli spagnoli . Ma ok, proseguiamo...

Ho sempre cercato piatti di legumi, come lenticchie e fagioli (alubias), insalate varie, minestroni... Se spinta al limite... pasta. Quando mangiavamo fuori chiedevo sempre gentilmente se potevo scegliere, all'interno del menù del pellegrino, magari due primi o due secondi, a seconda di dove fosse la carne, per evitarla. Sono sempre stati tutti molto gentili a indicarmi tutti i dettagli e ad accontentarmi, dicendomi anche dove avessero usato brodo di carne o brodo vegetale. Oppure compravo scatolone di legumi già cotti e li cucinavo negli albergues in minestre, stufati... sempre con altre verdure e cereali.

Qualche malinteso ogni tanto c'è stato, come il panino sin atun pieno di tonno addentato fiduciosamente a Pamplona e il pesce enorme nel mio piatto a Roncesvalles, ma in linea di massima tutto bene, e non mi sono mai sentita debole, nemmeno quando ho avuto il ciclo.

Se dovessi affrontare il cammino da vegana sarebbe già un pelo più difficile, più che altro se si vuole mangiare fuori. Con la possibilità di cucinare penso sia meglio, ma forse diventa necessario portarsi dietro qualche integratore, come quello di B12 e forse di omega3 (di origine vegetale, attenzione). Magari in questo caso chiedere un parere a un medico, che non sia bigotto, è una buona opzione.

 

[maxpower]

Rispondo al post anche se di un anno fa, premetto che conosco bene l argomento cucina, e non so se tutti siano disposti a cucinarsi da se, ma la sera conviene mangiare proteine, in questo caso, legumi (lenticchie, ceci e fagioli) basta anche semplicemente uno spicchio d aglio e del rosmarino, il pranzo meglio carboidrati, possibilmente riso, tra l altro si può fare un buon risotto con quello che ci da madre natura, ad esempio borragine, ortica......e un consiglio, portate sempre in tasca dei pezzetti di parmigiano, è un grande aiuto!