Sulla variante per Sant'Eulalia di Boveda
Mi addentro per territori spopolati, tanto l'Asturia è stata solitaria e aspra quanto questa Galizia è solitaria e morbida
L'andare sul Primitivo non cambia, alle ascese ripide e sfiancanti si sono sostituiti campi e boschi ma la solitudine è la stessa, al punto da essere diventata una parte inseparabile di me che, come l'ombra di Peter Pan, mi segue ovunque
Io l'ho assorbita, elevandola da desiderio, prima di partire, a necessità, compagna di viaggio, madre, amica, sorella
Ti ci puoi appoggiare tanto è materiale, ci puoi scivolare dentro nei momenti cupi, farti spingere in quelli di esaltazione, lei assorbe tutto, conserva tutto, restituisce tutto, inclusa quell'immagine di te stesso che lei ti ha aiutato a depurare, pulire e distillare negli interminabili chilometri in cui ti sparava contro le tue contraddizioni
Cammino, come sempre in uno spazio senza tempo, tutto intorno a me vivo ma allo stesso momento immobile
Due falchi roteano nel cielo sopra un campo di grano già mietuto, le ali poggiate su refoli di vento invisibili pronti a ghermire la preda, poi stanchi dell'inutile attesa cabrano e scivolando via, mentre io proseguo nel mio incedere costante sempre più consapevole di questa nuova conquistata felicità